Ci sono alcune personalità che, persino dalle nostre parti e pure in questi miserabili frangenti di iperconformismo e gretta omologazione, riescono a distinguersi rifiutando di intrupparsi in quelle greggi in cui trovano rifugio mediocri ed ambiziosi parassiti.
Ogni volta che ne abbiamo l'occasione, gli diamo voce, anche solo per testimoniarne l'esistenza, la resistenza.
Ieri, ancora una volta, l'ex presidente dell'Ordine dei Medici di Catania Giansalvo Sciacchitano ha dato prova di esserci e di continuare una battaglia che non è sua, ma dovrebbe essere di tutti, soprattutto dei medici più giovani, quelli che troppo presto si abituano a subire potentati che poi si rivelano di cartapesta che ala prima pioggia si sciolgono trascinando nel loro pasticcio tutto quanto hanno coinvolto: non è vero che il “Sistema” sopravvive, non quando è così scarso!
A dare seguito, ancora una volta, alle denunce di Sciacchitano, il cardiologo Beppe Condorelli, che lo fa come sempre a modo suo e stavolta efficacemente ricordando Manzoni, Alessandro.
Resta il rammarico delle voci che mancano: soprattutto quelle dei giovani medici.
Possibile che a loro stia bene come il “Sistema” ha ridotto quel mondo per il quale hanno prestato giuramento?
Possibile che non abbiano niente da dire?
Possibile che non vogliano fare niente?
(PDR)
Dunque il mio fraterno amico Giansalvo sarebbe un mentecatto che con protervia ha rotto (e spero continui a farlo) i cabbasisi (da Montalbano) a specchiati amministratori protesi solo a diffondere cultura con fondazioni varie.
Fondazioni da considerare enti morali.
“Ma mi faccino il piacere”, direbbe il grande Totò.
Lo ripeto da anni: con l’entrata della politica di bassissimo livello all’ordine, si sono perduti quei principi morali sui quali un ordine professionale deve essere fondato.
Spettatori, nella migliore delle ipotesi indifferenti, i medici assistono ad uno spettacolo di intrallazzi senza rendersi conto che di questi intrallazzi sono loro stessi vittime.
Dice nei Promessi Sposi fra Cristoforo “verrà un giorno…” : mi chiedo io se per l’ordine dei medici di Catania verrà quel giorno in cui non saremo più lo zimbello di tutta l’Italia.
Beppe Condorelli
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