Aspettando la Magistratura………così è finita a Catania: gli unici “politici” che funzionano sono i Magistrati inquirenti, la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza. Perché Catania, ed è ormai evidente, non è una città normale. Leggo il commento di un lettore all’articolo sul Procuratore Grattieri: a Cosenza i cittadini hanno manifestato per esprimere solidarietà a chi ha smantellato la cosca politico-massone-malavitosa che ha tenuto in scacco una delle regioni più belle d’Italia, la Calabria. Dalla quale i giovani scappano, un po’ come i siciliani, in cerca di fortuna: a Catania, non me ne vogliano i nemici, il 28 giugno sarebbe dovuta essersi stata una manifestazione ‘oceanica’ in sostegno del dott. Zuccaro e della Polizia per l’aver fatto conoscere a tutti il marcio accademico. Adesso, una volta ancora, l’Ordine dei Medici. Nulla accadde fino a che a Presidenti furono per ultimi il prof. Ercole Cirino e subito dopo, per alcuni mesi, il prof. Sciacchitano: poi il diluvio. Inchieste, acquisti che definire temerari è poco, botte da orbi, elezioni irregolari…..e tanto altro ancora; nasce spontanea (sic!) una domanda: quando ritorneremo alla normalità? Quando finirà l’Ordine di essere terra di conquista di politicanti, grandi famiglie, accademia, affaristi etc. etc.? Il problema della sede è, a mio parere, non risolvibile: soldi sprecati, soldi dei Medici contribuenti che pagheranno per decenni per il nulla. Così come sono adesso le due ville possono essere utilizzate solo come set per film horror; a vedere le foto che SUD mostra, la ristrutturazione costerebbe più del valore attuale dei fabbricati con annesso terreno. E allora? Possibile che non ci sia un responsabile? Prima o poi le elezioni si faranno, e mi auguro che il dott. Giorgio Giannone sia ancora disponibile a fare il presidente. A suo favore due elementi: 1) trombato dall’università e 2) trombato dalla politica. Se l’università è questa e se i politici sono questi, bene, Giannone è l’uomo giusto. Riflettano i Colleghi, se ancora hanno amor proprio, su queste mie poche considerazioni; ripeto: prima o poi le elezioni si faranno: evitiamo che siano una nuova tragica farsa.
Beppe Condorelli, docente universitario da poco in pensione, è un cardiologo amatissimo dai suoi tanti studenti che ha formato per generazioni e ancora ricercato da molti pazienti. I suoi commenti su questa testata sono sempre tra i più apprezzati, talmente caustici e veritieri da suscitare spesso reazioni violente ed inconsulte da chi detiene poteri pubblici ritenendoli privati. Non ha mai rinunciato a dire la sua puntando l’indice contro quanto ritiene insulto alla decenza. Per questo, per la sua libertà di espressione posta a difesa del bene di tutti, ha subìto denunce penali per diffamazione e richieste di risarcimento in sede civile: tutte risolte vittoriosamente per lui e ad ignominia per chi ha tentato di intimidirlo. Sudpress con il prof. Condorelli ha recentemente condiviso la grande soddisfazione di essere prosciolti dalle accuse lanciate dall’ex rettore decaduto Giacomo Pignataro, poi interdetto e ancora indagato nell’indagine “Università Bandita”. Attendiamo con ansia, ancora una volta insieme, gli esiti del processo civile. Il prof. Beppe Condorelli è per noi, e sappiamo anche per molti dei nostri lettori, un esempio di cittadino consapevole e combattente che mette sempre firma e faccia al suo desiderio di una società migliore. E per questo noi con rispetto e ammirazione lo ringraziamo.