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I lavoratori AMTS alzano la voce: sciopero e sit-in della CUB per difendere il servizio pubblico, diritti e di

09-05-2025 06:00

redazione

Cronaca, Focus, Laterale,

I lavoratori AMTS alzano la voce: sciopero e sit-in della CUB per difendere il servizio pubblico, diritti e dignità

Il 9 maggio a Catania una nuova giornata di protesta per denunciare il degrado del trasporto pubblico locale

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Si è insediato da appena un paio di mesi il nuovo consiglio di amministrazione presieduto dall'avvocato Torrisi ed evidentemente la situazione che ha ereditato non è tra le migliori.

 

Il 9 maggio infatti a Catania una nuova giornata di protesta: 24 ore di sciopero e un sit-in davanti alla Prefettura per denunciare il degrado del trasporto pubblico locale.

 

Esasperazione, disillusione e voglia di riscatto: gli autisti dell'AMTS si mobilitano contro turni insostenibili, stipendi incompleti e scelte aziendali opache.

 

Sciopero generale il 9 maggio: trasporto pubblico a rischio

La CUB Trasporti di Catania ha proclamato uno sciopero di 24 ore per venerdì 9 maggio 2025, coinvolgendo tutto il personale dell’AMTS, l’azienda che gestisce autobus, bike sharing, car sharing e sosta tariffata a Catania.

Nello stesso giorno, dalle 11:00 alle 13:00, si terrà un sit-in di protesta sotto la Prefettura, all’angolo tra via Etnea e via Prefettura.

 

Una manifestazione simbolica e concreta per attirare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla situazione definita “gravissima” all’interno dell’azienda.

 

I motivi della protesta: tra diritti negati e carichi insostenibili

Secondo quanto denunciato dal sindacato, i lavoratori sono stremati da turni oltre i limiti di legge, con orari che superano anche le 8 ore e 40 minuti, ben oltre le 6 ore e 30 previste dagli accordi.

 

Tra le principali rivendicazioni:

  • Errori in busta paga e mancato pagamento degli straordinari.
  • Accordi aziendali firmati senza il consenso dei lavoratori.
  • Flessibilità esasperata e turni massacranti.
  • Nessuna trasparenza nelle scelte aziendali.
  • Assenza di nuove assunzioni nonostante l’evidente sottorganico.
  • Negazione dei diritti sanciti dalla Legge 104 e altre tutele.
  • Buoni pasto non garantiti e assenza di welfare aziendale.

Una mobilitazione che punta alla dignità

La protesta non è solo contro i vertici aziendali, ma anche un appello all’unità dei lavoratori, affinché possano recuperare la dignità professionale e il rispetto dei contratti.

Il sindacato sottolinea come l’azienda, invece di rimodulare il contratto di servizio con Comune e Regione, preferisca scaricare il problema sui dipendenti, aumentando i carichi di lavoro.

Sciopero dello straordinario per tutto il mese di maggio

Oltre allo sciopero del 9 maggio, è stato proclamato anche uno sciopero dello straordinario dal 2 al 31 maggio 2025.

Una forma di protesta “a costo zero”, prevista dalla Legge 146/90, che invita i lavoratori a rifiutare prestazioni superiori alle 6 ore e 30 minuti.

Una città che rischia di restare ferma

Se non verranno avviate serie trattative e interventi concreti, il rischio è il collasso del trasporto pubblico urbano, con pesanti disagi per i cittadini e un clima sociale sempre più teso.

Nel comunicato del sindacato CUB si legge: “I lavoratori stanchi degli ammanchi nelle paghe, delle mancate risposte alle richieste di numerosi operatori e collettive delle organizzazioni sindacali, logorati da una turnazione pesante ed in violazione delle regole stabilite nei contratti di categoria che si sono negli anni succeduti, proseguono la lotta per evitare la deriva verso cui sta andando l’azienda, per il rispetto dei loro diritti e della loro dignità, per il riconoscimento della loro professionalità; insomma idee forza che possono far ritrovare l’unità dei lavoratori oggi più che mai necessaria.”

 

AMTS, - prosegue la denuncia - anziché assumere, ha deciso di sovraccaricare di lavoro i conducenti, “spacciando” un accordo di secondo livello, raggiunto solo con alcune organizzazioni sindacali, come la “panacea di tutti i mali” mentre, invece, tradisce ogni aspettativa dei lavoratori che lo hanno bocciato nel referendum.”

 

Duro l'attacco ad altri rappresentanti sindacali: “E come non ricordare che i leader di due organizzazioni sindacali firmatarie del predetto accordo, pur in presenza dell’inequivocabile pronunciamento dei lavoratori, dichiaravano per iscritto all’azienda di volerlo sottoscrivere comunque in dispregio di ogni principio di democrazia.”

 

E prosegue: “considerato che l’azienda “fa orecchie da mercante”, nelle scorse settimane abbiamo indetto per il prossimo 9 maggio lo sciopero di 24 ore delle lavoratrici e dei lavoratori dell’AMTS di Catania e alla luce del crescente disagio per la grave situazione che perdura in azienda anche lo stato di agitazione con sciopero dello straordinario dal 2 al 31 maggio p.v.”

 

Poi si spiega: "Lo stato di agitazione con sciopero dello straordinario è uno strumento di lotta “a costo zero”, anch’esso previsto dalla legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali (L. 146/90), che se esercitato da molti può dare risultati assai significativi.

L’adesione alla protesta consiste nell’astensione alle prestazioni straordinarie e cioè eccedenti le sei ore e trenta (6,30) previste dagli accordi in vigore.

Di conseguenza l’azienda dovrà organizzarsi in modo da garantire al personale scioperante il rispetto dell’orario di servizio ordinario."


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