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Stancanelli all'angolo.

22-09-2010 14:49

redazione

berlusconi, catania, cittainsieme, clientelismo, ignazio la russa, mafia, marco consoli, paternò, politica, salvo torrisi, sindaco di catania, stancanelli incompatibile, sud direttore,

Stancanelli all'angolo.

Adesso rischia di dover ricoprire la poltrona di primo cittadino sino a fine mandato, difficile dire se saranno più contenti i cittadini o lui, il senatore-sind

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Adesso rischia di dover ricoprire la poltrona di primo cittadino sino a fine mandato, difficile dire se saranno più contenti i cittadini o lui, il senatore-sindaco Raffaele Stancanelli.

 

In caso di caduta del governo Berlusconi, il suo posto a palazzo Madama potrebbe finire in mano a Pippo Failla, sindaco di Paternò, fedelissimo del compaesano ministro Ignazio La Russa. Con il paradosso che l’allegra cittadina alle falde dell’Etna potrebbe essere rappresentata da ben tre parlamentari a Roma: oltre a La Russa e Failla c’è in ballo il posto dell’On Salvo Torrisi, componente della commissione Antimafia. Quest’ultimo rischia di essere “degradato” e finire a sostituire Failla a Paternò, o Stancanelli a Catania se si concretizzasse la variante meno soporifera per la città.

 

Vero è che con Stancanelli non mancano i colpi di scena, basta ricordare le sue confessioni in diretta dei metodi utilizzati per ottenere i famosi 140milioni di euro da Berlusconi, i discorsi a Cittainsieme “confesso il reato”, le segnalazioni di colleghi di partito nelle commissioni per i servizi sociali messe nero su bianco con tanto di firma (Sud dedicherà una puntata alla vicenda) che gli hanno comportato un avviso di garanzia…

Chi si direbbe pronto a scommettere che il bello ancora non è arrivato?

 

Nel palazzo di fronte all’Elefante, il suo ex fido Puccio La Rosa reclama come minimo un assessorato, la svolta si attende nei prossimi giorni. Stancanelli non ha remore, si è dimostrato capace di far multare persino il presidente del consiglio comunale, Marco Consoli, troppo legato al posteggio nel comodo atrio municipale. Restando a Catania Raffaele Stancanelli, in un momento delicato politicamente, non ha fatto il salto di qualità a livello nazionale, la sua presenza al Senato è stata senza infamia e senza lode, quasi irrilevante.

 

Al contrario a Catania ha rischiato e rischia tuttora di volare dal balcone. Letteralmente (vedi il caso degli ex lavoratori Cesame). La disaffezione dei cittadini si tocca con mano mentre la città è in ginocchio, il settore dei lavori pubblici resta paralizzato ed il consiglio comunale, opposizione compresa, si conferma silente ed ingombrante.

 

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