Dopo Cuffaro, Miccichè e Dell'Utri, a tenere in vita il sistema Lombardo ci pensa il senatore Anna Finocchiaro del Pd, ex candidata presidente della Regione proprio contro Lombardo.
Incapace di creare un'alternativa alla fine ha scelto l'inciucio.
Il momento più basso della politica siciliana è stato toccato al centro fieristico "Ciminiere" di Catania sabato pomeriggio alla festa del Movimento per l'Autonomia. In questo posto, nel 2008, il senatore Anna Finocchiaro parlava al fianco di Walter Veltroni contro Lombardo, metteva in guardia i giovani del Pd dal sistema "clientelare" del "lombardocuffarismo", un "enorme biscione". "Non ci sono vie di mezzo -diceva la Finocchiaro- o si sta da una parte o si sta dall'altra". Alla fine anche lei ha scelto, dopo essere scappata nel 2008 con un disastroso risultato elettorale, è tornata a Catania sulla carrozza del vincitore.
Ad applaudire i compari Anna e Raffaele c'erano in prima linea i sindacalisti della Cgil, adesso diventati militanti di ferro (honoris causa) del movimento per l'Autonomia, numerosi giovani "democratici", tutti paladini della giustizia e delle passerelle.
Un successo personale di Lombardo, che in questo modo può continuare a governare dopo essere stato sostenuto, sino a ieri, da Gianfranco Miccichè, il giorno prima da Cuffaro e adesso dal Pd.
Divide et impera.
Antonio Condorelli