Delirio post traumatico scatenato dall'uscita del numero zero di Sud. Il presidente - psichiatra Lombardo si analizza in diretta a L'INFEDELE, crede di essere Fini, vede ovunque complotti, poi nega tutto. Sintomi di chi ha amministrato con la complicità di un'informazione imbavagliata. Scene di panico attendendo il numero "1" di Sud in distribuzione anticipata dal primo ottobre. Lo scorso 17 maggio Raffaele Lombardo era a L'Infedele a parlare dell'articolo 37 dello statuto siciliano, peccato che lo stesso giorno gli avessero diagnosticato un'aneurisma all'aorta. Una diagnosi "non corrispondente alle effettive condizioni del paziente" che il primario dell'ospedale Cannizzaro, Alberto Lomeo, si era rifiutato di firmare deunciando tutto alla Procura di Catania. Una "diagnosi truccata? anticarcere?", abbiamo titolato. Anche perchè, cinque giorni prima, il 12 maggio 2010, Repubblica aveva pubblicato la notizia del suo possibile arresto, poi smentita dal Procuratore Capo Vincenzo D'Agata. Ieri a L'infedele Lombardo ha parlato del nostro free press, "un foglio gratuito" come lo ha definito Tony Zermo su La Sicilia in un servizio pro presidente in cui lo stesso Lombardo spiegava: "sto benissimo, querelo Sud per 5 milioni di euro". Una conferma implicita -sembrerebbe- del fatto che la diagnosi di aneurisma fosse "taroccata". Ma ieri a L'Infedele, Lombardo ha detto di avere l'aorta dilatata, poi di avere problemi cardiaci... Stia tranquillo Lombardo che vede complotti, anche altri politici di diverso colore crederanno di vederli, è solo informazione, un sasso nello stagno siciliano. GALATI: COMUNICHERO' A LOMBARDO LA VOSTRA RICHIESTA DI INTERVISTA IN REDAZIONE Diritto di replica. "Il giorno dopo la pubblicazione della vostra inchiesta -spiega l'avvocato Carmelo Galati, difensore di Lombardo- i Ros hanno sequestrato tutte le carte". "Parlando da cittadino -aggiunge Galati dietro la scrivania nel suo studio molto vicino alla Procura di Catania- devo dirvi che fate bene il vostro lavoro, ho verificato personalmente che tutti i documenti da voi pubblicati sono autentici. Il giorno in cui non ci saranno più giornali come il vostro il problema sarà democratico. Io difendo molti giornalisti e credo nella libertà d'informazione". "Parlando da legale ed amico del Governatore -conclude Galati- devo fare il mio dovere, però è positivo che a Catania esista una nuova realtà editoriale". La conversazione cordiale si è conclusa con l'invitodi Raffaele Lombardo in redazione per un'intervista in diretta streaming sul web. Leggi l'inchiesta e scarica tutti i documenti