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"Operazione Verità"Russo a Sud: Limoli venga a vedere le carte

11-01-2011 16:32

redazione

Ars, Enrico Sciuto, Giovanni Pistorio, Giuseppe Limoli, massimo russo, mpa, pdl, sviluppo,

All'Ars il PDL ha presentato un dossier su quelle che definisce “le bugie di Massimo Russo”. Secondo Giuseppe Limoli, membro della commissione Sanità, il debito del comparto sarebbe da attribuire alla gestione autonomista dell'attuale Senatore Giovanni Pistorio. Massimo Russo a SUD: "Complimenti a Limoli per l'operazione di intelligence". LEGGI il sunto del  Dossier.


Massimo Russo a SUD: «I miei complimenti all'on. Limoli che con un paziente lavoro di intelligence e' riuscito a smascherare il perverso disegno che questo assessorato, con la evidente complicita' dei rigorosi tecnici del Ministero della Salute e dell'Economia, ha portato avanti in questi tre anni, raggirando i siciliani e arrecando grave pregiudizio al modello sanitario siciliano che, fino al mio arrivo funzionava come un orologio svizzero». «Sara' certamente per questo» continua l'Assessore alla Salute, «che l'on. Limoli quando c'erano i suoi colleghi alla guida del Governo, non si era mai preoccupato di criticare la sanita' siciliana». Russo ha concluso dicendosi pronto "a un test del DNA": «Ben venga anche lui nel club di coloro che adesso rivendicano meriti: del resto e' noto che i successi hanno tanti padri, di sicuro la madre e' una sola. Considerata la simpatia che provo nei suoi confronti, anche per l'ironia con cui sa trattare anche gli argomenti piu' seri, lo invito in assessorato per controllare personalmente ogni carta e ogni provvedimento, a cominciare dunque da quelli con cui i ministeri, appena prima del mio insediamento, invitavano la Regione a non prendere piu' in giro nessuno con provvedimenti grotteschi».Sanità: il PDL lancia "Operazione Verità"Pippo Limoli (PDL) parla di «bluff di Massimo Russo». Si riferisce all'affermazione dell'Assessore autonomista sul deficit di “1 miliardo di euro ereditato dalla gestione Cuffaro”. Il deputato regionale pidiellino cita i dati della fondazione Res sul piano di rientro e il rapporto Era sulla diminuzione dei ricoveri inappropriati. E richiama la relazione della Corte dei conti, resa alla camera dei Deputati il 12 maggio 2010: «Lagalla, assessore alla Sanità fra il 2006 e il 2008, ereditò 932 milioni di deficit dalla gestione di Giovanni Pistorio». «Ricordo solo», sottolinea Limoli, «che Pistorio, fra il 2005 e il 2006, portò da 158 a 280 il numero delle ambulanze, e da 1500 a 3300 unità gli operatori del 118». Il risultato? Secondo il PDL «se con Lagalla il deficit del 2006 si era ridotto a 573 milioni nel 2007, a 261 milioni nel 2008 e a 232 nel 2009, come riportato dalla Corte dei Conti, è evidente che la successione temporale dei dati, quelli della Res e dell'Era riferiti al 2008, e la data della riforma sanitaria- partita il 1 settembre 2009- smentisce clamorosamente Russo». Limoli attacca l'Assessore alla Salute anche su legalità e trasparenza: «Aspettiamo invano una risposta ad un'interrogazione con cui chiedevamo chiarimenti sul bando di gara per i servizi di consulenza direzionali ed operativi». Si tratta di un finanziamento di 21.121.377 euro. Su questo il PDL denuncia «certe strane condizioni di partecipazione», visto che il 118 costerebbe «rispetto al passato, 3 milioni di euro in più al mese». Critiche anche sull'annuncio di Massimo Russo, circa l'assunzione di 4 mila nuove unità nel settore sanitario: «Che fine hanno fatto i 3500 esuberi lamentati fino a luglio? Sono solo botti elettorali». L'ultima stoccata riguarda i PTA: «Sono stati eliminati 2700 posti letto nella sanità pubblica, ma attendiamo ancora la rimodulazione e la soppressione dei 588 annunciati nel settore privato. E quale offerta sanitaria viene garantita ai cittadini se si depotenziano strutture ospedaliere, senza attivare le promesse strutture assistenziali territoriali?». «Non vorremmo in ogni caso», conclude Limoli, «che per trasparenza il modello di queste strutture sia l'inaugurazione del PTA di Giarre».Enrico SciutoLEGGI il Sunto del Dossier Operazione verità sulla SanitàStupisce sempre più la patologica ostinazione con cui l’assessore alla sanità, dott. Massimo Russo, continua ad attribuirsi meriti che non ci sono. Se si leggono con attenzione i dati dell’analisi fatta e presentata dalla fondazione Res sul piano di rientro e del rapporto Era sulla diminuizione dei ricoveri inappropriati, si comprende subito quanto fuor di luogo siano i toni trionfalistici usati dall’assessore Russo il quale, sistematicamente, cerca di rimuovere chissà perché il periodo di gestione della sanità che intercorre tra il 2006 e il 2008, lasso di tempo a cui si riferiscono i rapporti sopra citati.La candida affermazione di avere ereditato un deficit di 1 miliardo di euro è clamorosamente smentita dalla relazione della Corte dei conti, sezioni riunite, in sede di controllo per la regione siciliana, resa alla camera dei deputati in data 12 maggio 2010. Da tale studio, infatti, viene fuori che il professore Roberto Lagalla, assessore alla sanità nel biennio 2006-2008, ereditò un deficit di 932 milioni di euro.Tale voragine finanziaria fu l’atto finale della dissennata gestione assessoriale portata avanti negli anni 2004-2006 dall’allora assessore Giovanni Pistorio, tristemente famoso per essere riuscito, fra l’altro, tra il settembre 2005 e il marzo 2006, a raddoppiare il numero delle ambulanze (da 158 a 280) e degli operatori del 118 da 1500 a 3300.Il lavoro svolto dall’assessore Lagalla unitamente al management di allora, grazie al piano di rientro siglato con il ministro della salute e dell’economia nel fine luglio 2007 fece sì, come si evince dalla relazione della Corte dei conti, che il deficit della sanità dai 932 milioni di euro del 2006 scendesse nel 2007 a 573 milioni, nel 2008 a 261 milioni e nel 2009 a 232 milioni. La suddetta analisi vale anche per la riduzione nella misura del 12 % dei ricoveri ospedalieri impropri. Orbene, se la cornice temporale a cui fanno riferimento i rapporti analitici sia della fondazione Res che dell’Era si ferma al 2008, è del tutto evidente che l’assessore Massimo Russo distorce la verità, considerato che la legge di riforma del sistema sanitario che lui si accredita entrò in vigore il 1 settembre del 2009. Se non si ha l’umiltà di ammettere ciò non si fa altro che mistificare la realtà.Quando il signor assessore Massimo Russo parla di legalità, trasparenza e regole sembra di essere su scherzi a parte. A quale concetto di legalità e trasparenza si ispirò nelle nomine dei 17 direttori generali e delle decine e decine di direttori sanitari e amministrativi delle aziende sanitarie ed ospedaliere? Dal 18 maggio 2010 il gruppo PDL aspetta invano una risposta ad una interrogazione con cui si chiedevano chiarimenti in ordine al bando di gara emanato dall’assessore Russo avente per oggetto: servizi di consulenza direzionali ed operativi per un importo di 21.121.377 euro, bando che suscita più di un legittimo sospetto per certe strane condizioni di partecipazione e la cui durata sarebbe di tre anni, prevedendo una media di occupati per anno di circa 23 unità con una retribuzione per ognuna di 1.250 euro al giorno.A quando la risposta al quesito posto con varie interrogazioni se risulta a verità che il servizio del 118 costa oggi, rispetto al passato, 3 milioni di euro in più al mese. Ma il delirio di onnipotenza del signor assessore Russo ha toccato l’apice con gli ultimi botti elettorali di fine anno con cui è stata annunciata “urbi et orbi” l’assunzione nella sanità di 4 mila unità. Sembrava l’apertura di una edizione di striscia la notizia. L’assessore dovrebbe spiegarci che fine hanno fatto i 3.500 esuberi di cui parlava fino a luglio 2010, quali e quanti sono gli atti aziendali approvati e pubblicati sulla GURI, cosa significa avere autorizzato i direttori generali a bandire i concorsi anche in assenza di piante organiche validate, con quali fondi si farà fronte allo sforamento delle masse finanziarie assegnate alle aziende, quale certezza c’è nell’avere individuato figure professionali da coprire, se si attiva la mobilità infra ed extra regionale quanti posti dovranno essere messi a concorso e qual è il futuro dei dipendenti con contratto a tempo determinato?Invece di gridare all’attacco politico-mediatico, dovrebbe rispondere ai suddetti quesiti e non solo. A fronte dell’eliminazione dei 2700 posti letto nell’ospedalità pubblica, ci dica cosa ne è stato dei 588 posti letto che dovevano essere soppressi e rimodulati nella sanità privata. Che fine hanno fatto i 4000 posti letto di lunga degenza e riabilitazione? Quale offerta sanitaria viene garantita ai siciliani se si depotenzia e si destruttura l’assistenza sanitaria ospedaliera in assenza di attivazione delle strutture assistenziali territoriali?Le aperture dei PTA avranno come modello l’inaugurazione trasparente del punto territoriale di assistenza o casa della salute di Giarre? Si è mai chiesto l’assessore perché cresce in maniera esponenziale la migrazione sanitaria? Quando la medicina di base sarà regolamentata da una griglia che disciplini le prescrizioni di esami strumentali e di laboratorio al fine di eliminare sprechi di ogni tipo? Perchè non rendere obbligatorio per tutti i pazienti dimessi il protocollo del primo ciclo di terapia?Quando il signor governatore della Sicilia si autoproclama difensore eccelso della legalità e nemico giurato del clientelismo dovrebbe anche spiegarci cosa significa avere proceduto alla nomina di migliaia e migliaia di commissari straordinari o ad acta, esperti, consulenti, addetti stampa, portavoce, ecc..ecc…. per sprechi di centinaia di milioni di euro. Cosa ne pensa il signor governatore dei 900 stipendi che vengono inutilmente pagati a precari della legge 331 e ad ex Pip di Palermo che se ne stanno a casa perché non sanno casa fare? E invece di copiare la marcia del gambero ci dica a chi dobbiamo accreditare l’ultimo spot elettorale di assegnare 500 euro l’anno per pseudo stagisti che nessuno vuole?


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