Il prossimo 25 maggio si vota a Zafferana Etnea, comune porta del'Etna di quasi 10.000 abitanti .
Il sindaco uscente è Alfio Vincenzo Russo, commercialista, che allo scadere del termine per la presentazione delle liste si è ritrovato, fatto decisamente raro nel panorama politico italiano, ad essere l'unico candidato rimasto in lizza.
Era infatti attesa la candidatura dell'avvocato Licciardello, assessore all'Urbanistica con il precedente sindaco Filadelfo Patanè, ma inspiegabilmente non si è presentato e l'unica ragione adombrata dal sindaco Russo sarebbe che "aveva paura di confrontarsi in piazza con lui."
Un altro candidato, Alfio Barbagallo, ha presentato una lista ma è stata esclusa dalla Commissione Elettorale per totale carenza di requisiti: era infatti corredata da appena 83 firme di cittadini a sostegno (ne occorrevano 200) e peraltro neanche autenticate.
Il candidato Barbagallo ha presentato ricorso al TAR avverso l'esclusione ma è stato respinto.
Qualche giorno fa, in piena campagna elettorale, l'auto di Barbagallo è stata incendiata , sollevando parecchi dubbi sulla "serenità" di questa competizione elettorale.
Del resto lo stesso in carica e candidato unico a succedersi Alfio Russo, qualche ombra la porta dietro e non sembra possa sanarsi con la bella iniziativa della "Casa dell'Acqua" che ne distribuisce ai cittadini "liscia o gassata".
Nel corso di un'indagine su Cosa Nostra da parte dei carabinieri, venivano infatti individuati rapporti tra Alfio Russo ed alcuni elementi di spicco della malavita e scrivono i militari dell'Arma: ”Tra gli affari cui il Cannizzaro (nipote di Santapaola, attualmente detenuto, ndr) si dedica è certamente da annoverare quello legato alla realizzazione di impianti fotovoltaici, attività altamente remunerativa e con prospettive davvero allettanti. Nella circostanza, l'indagato allaccia contatti con Angelo Salvatore e col figlio di questi Andrea, con il biancavilloto Aiello Alfredo, ambiguo personaggio con alle spalle precedenti giudiziari per reati in materia di sostanze stupefacenti e con il dottor Russo Alfio, nato a Catania il 19 luglio 1962, il quale, attualmente, riveste la carica di sindaco del comune di Zafferana Etnea”.
Nel corso dell'indagine Alfio Russo veniva intercettato, pedinato e poi fermato durante una trasferta d'affari e venivano rinvenuti documenti che agli investigatori parvero interessanti, mentre oggi il sindaco Russo nella nostra intervista dichiara che si trattava di suoi documenti personali riferibili ai suoi affari relativi a dei mulini che lo stesso possiede a Gela e che varrebbero "3 o 4 milioni di euro."
Il sindaco Russo afferma anche che dopo la divulgazione delle sue frequentazioni si è subito recato in prefettura ed in procura, autorità che lo avrebbero incitato a non preoccuparsi ed andare avanti nel suo mandato.
Certo che, tra il ritiro o l'esclusione degli avversari, l'incendio di automobili e le frequentazioni poco raccomandabili, sotto il pacifico aspetto della graziosa Zafferana di certo cova la terribile lava dell'Etna.
Caldissima.