









di Vincenzo Rosa
Stamane intorno alle 10.30, la parte superiore di una delle palme che adorna la centralissima piazza Cutelli è caduta al suolo, uccidendo una donna di circa 50 anni, Patrizia Scalora, che si trovava lì assieme alla figlia, rimasta illesa.
La donna si era appena recata a fare colazione con la figlia in uno dei bar della piazza e si era seduta con lei in una panchina. Le urla della ragazza hanno attirato l'attenzione dei passanti.
La tragedia avviene dopo i recenti interventi di potatura della piazza effettuati venti giorni fa dai tecnici del Comune. Alcuni passanti accorsi sul posto hanno sottolineato che, poco tempo prima, un'altra palma era caduta lì e che quella spezzatasi oggi era quasi del tutto marcia, a causa del punteruolo rosso.
Sul posto sono giunti il comandate della Guardia di Finanza Roberto Manna, il vicesindaco Marco Consoli, il comandante dei vigili Pietro Belfiore, il collaboratore del sindaco Giuseppe Idonea.
Da poco, oltre la polizia scientifica per accertare le precise dinamiche della incredibile vicenda, si sono recati sul luogo gli assessori D'Agata e Di Salvo.
Questo tragico episodio riapre grandi interrogativi sullo stato di sicurezza della città, globalmente inteso. E' intollerabile che si debba morire a causa di un albero spezzato che cade in testa ad una ignara passante accomodata in una delle piazze più belle ed eleganti di Catania. Così come è intollerabile che il Comune non riesca ad esprimere un piano di messa in sicurezza degno di questo nome in città, preferendo correre dietro alle tragedie che, quasi quotidianamente, colpiscono la città, siano esse il rogo di un disoccupato a cui è stata sequestrata la merce o l'incredibile caso di oggi del quale ci ritroviamo a scrivere.
Questo tragico episodio riapre grandi interrogativi sullo stato di sicurezza della città, globalmente inteso. E' intollerabile che si debba morire a causa di un albero spezzato che cade in testa ad una ignara passante accomodata in una delle piazze più belle ed eleganti di Catania. Così come è intollerabile che il Comune non riesca ad esprimere un piano di messa in sicurezza degno di questo nome in città, preferendo correre dietro alle tragedie che, quasi quotidianamente, colpiscono la città, siano esse il rogo di un disoccupato a cui è stata sequestrata la merce o l'incredibile caso di oggi del quale ci ritroviamo a scrivere.



















