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La Guardia di Finanza fa il bilancio in Sicilia. I numeri relativi all'attività svolta nel 2014

14-04-2015 06:40

vincenzo rosa

Cronaca, criminalità organizzata, guardia di finanza, sicilia catania, tabacchi, Sottosegretario alla scuola,

La Guardia di Finanza fa il bilancio in Sicilia. I numeri relativi all'attività svolta nel 2014

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104 milioni di euro di finanziamenti europei assegnati irregolarmente, 20 milioni gli illeciti sui fondi destinati all'agricoltura, 1600 lavoratori in nero, responsabilità per 479 milioni di danno all'erario, 445 milioni sequestrati alla criminalità organizzata. Sono questi i numeri forniti dal Comando Regionale della Guardia di Finanza, in occasione del consuntivo sulle attività svolte nel 2014



Sono numeri importanti quelli che fornisce il comando regionale della Guardia di Finanza, a seguito di un anno molto intenso dal punto di vista del contrasto agli illeciti contro l'erario e la spesa pubblica.



Un impegno che ha coinvolto a trecentosessanta gradi gli uomini delle Fiamme Gialle, al fine di assolvere alla mission istituzionale di presidio di polizia economico-finanziaria sul territorio,



Tanti i fronti che hanno visto l'intervento della Guardia di Finanza siciliana, dalla tutela del made in Italy fino alla questione delle molteplici forme di infiltrazione della criminalità organizzata sul tessuto produttivo dell'isola, passando dagli interventi a tutela del gettito fiscale, come il contrasto al lavoro "in nero"  e all’aggressione degli illeciti accumuli patrimoniali.



Una serie di interventi che, nel corso degli anni, ha portato a parlare qualcuno di uno "Stato di polizia fiscale" ma che - a ben guardare i dati e i numeri snocciolati dalle Fiamme Gialle - riescono a dipingere le innumerevoli distorsioni del sistema economico del paese. testimoniando una sorta di evasione strutturale posta in essere a fronte di una pressione fiscale sicuramente eccessiva.



Tantissimi gli interventi a tutela del gettito fiscale, relativamente alla funzione di controllo affidata al Corpo mirata alla repressione delle più gravi forme di frode e di “sommerso”. Sono stati effettuati, infatti, ben 4.226 interventi ispettivi - sotto forma di verifica o controllo fiscale - nonché 815 indagini di polizia giudiziaria coordinate dalle varie Procure dei tribunali siciliani. Tali attività hanno consentito di individuare 945 reati tributari e segnalare all’Autorità giudiziaria 974 persone, delle quali 11 tratte in arresto. Le Fiamme Gialle hanno individuato 591 evasori totali,  quei contribuenti cioè che nel corso 2014 non hanno dichiarato nessuna entrata al Fisco.
Tantissime sono state le irregolarità riscontrate anche nel contrasto al lavoro sommerso: 1650 i “lavoratori in nero” scoperti.



Al centro degli interventi della Guardia di Finanza vi è anche la tutela dei Monopoli statali, rispetto alla quale sono stati esercitati 831 controlli complessivi in bar, ricevitorie, e sale gioco, che hanno condotto - per quanto concerne le violazioni in materia di giochi e scommesse - al sequestro di 98 locali, 366 apparecchi e congegni e 708 postazioni internet, risultati destinati illecitamente al gioco ed alle scommesse. Mentre, per illeciti in materia di tabacchi, si è arrivati al al sequestro di 2 tonnellate di sigarette e di 37 mezzi utilizzati per il contrabbando delle “bionde”.
Segno del ritorno di un illecito, quello del contrabbando di sigarette, che viene tuttora considerato un business non più in "voga" nella criminalità organizzata e non.



Sul versante delle verifiche fiscali attraverso l'utilizzazione di quegli strumenti volti all'accertamento della capacità contributiva, sono stati ben 1502 i controlli sul possesso di autoveicoli e imbarcazioni di lusso, oltre che di beni  immobili di pregio.



Importanti obiettivi sono stati raggiunti anche relativamente al contrasto degli illeciti sul fronte delle agevolazioni e dei progetti finanziati dall'Unione Europea. Sono stati monitorati finanziamenti “sospetti” relativi a 1.004 imprese, per agevolazioni complessive pari ad 165 milioni di euro, di cui 140 milioni risultate irregolari. In questo ambito, sono state denunciate per frode 749 persone, di cui 20 tratte in arresto.
Nel mirino anche i finanziamenti concessi alle aziende agricole siciliane: i controlli effettuati hanno condotto alla scoperta di 29 milioni di euro percepiti in irregolarmente. In materia sono state più di 600 le violazioni penali accertate e 19 le persone tratte in arresto.



Numeri importanti si registrano in materia di illeciti nella spesa sanitaria siciliana, una delle voci più imponenti del bilancio regionale. In tale segmento, le Fiamme Gialle hanno svolto controlli che hanno portato alla scoperta di frodi per € 3.4 milioni, oltre che alla denuncia nei confronti di 80 soggetti.



Le truffe nei confronti degli enti previdenziali (come ad esempio quelle relative alle indennità pensionistiche e di disoccupazione agricola), hanno condotto secondo le stime della Guardia di Finanza ad indebite erogazioni per oltre 16,5 milioni di euro e responsabilità per violazioni penali a carico di più di 2.000 soggetti; per le prestazioni sociali agevolate, invece, sono emerse irregolarità nei confronti di 630 persone, per una spesa erogata con frode pari a 135 mila euro. Anche gli appalti pubblici sono stati messi sotto setaccio, portando alla scoperta di 145 milioni di euro irregolarmente assegnati. 



Strettamente connesse alla tutela della spesa pubblica sono state le 249 indagini in materia di reati contro la P.A. per un totale di 786 responsabili di violazioni penali, di cui 44 tratti in arresto. Infine, in tale comparto, la collaborazione con la Procura Regionale della Corte dei Conti ha consentito di segnalare a quest’ultima nel 2014 - in esito alle investigazioni d’iniziativa ovvero a specifiche indagini disposte dall’Autorità contabile sulla gestione della spesa degli enti pubblici operanti in Sicilia - responsabilità per danni erariali, complessivamente pari ad  479 milioni di euro, nei confronti di 1.633 persone.



Sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata, anche grazie agli appositi gruppi di investigazione sono considerevoli i risultati raggiunti dalla Guardia di Finanza. Infatti, nell’anno appena trascorso sono state eseguite ben 702 indagini economico-patrimoniali finalizzate all’applicazione di misure ablative nei confronti di 1.880 persone fisiche e 356 società; in esito a tali attività, sono state avanzate proposte di sequestro di beni per oltre 862 milioni di euro complessivi, di cui circa 46 milioni risultati “trasferiti fraudolentemente” per evitare le misure di prevenzione antimafia.
I 372 sequestri effettuati hanno riguardato patrimoni per complessivi 445 milioni di euro, mentre a 384 milioni di euro ammontano i beni definitivamente confiscati nell’anno.



Come si diceva in anticipo, anche la tutela del made in Italy è stato uno dei fronti più focalizzati dagli uomini delle Fiamme Gialle. In questo comparto, l’azione si è estrinsecata sulla repressione della contraffazione e delle frodi agroalimentari, della sicurezza del consumatore e dei diritti della proprietà intellettuale.
Complessivamente i sequestri eseguiti, per oltre 5 milioni di pezzi, hanno salvaguardatoi rispettivi mercati leciti da un danno stimato in 107 milioni di euro.



Le slides con tutti i dati



 


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