
















Frenetica attività del Procuratore Petralia con il Sostituto Rota, che con gli investigatori dei carabinieri e della Mobile provano a liberare il paese dalla psicosi del mostro assicurandolo alla Giustizia. Parla di atto dovuto il Procuratore Lello Petralia quando annuncia che Orazio Fidone, il cacciatore che tre giorni fa ha scoperto il corpicino del piccolo Andrea Loris Stival, è indagato. La Polizia Scientifica di Palermo questa mattina ha effettuato un altro sopralluogo nell'area di Mulino Vecchio dove tre giorni fa è stato trovato il corpo di Loris. Gli agenti hanno perlustrando tutta la zona compiendo nuovi accertamenti . "Statisticamente per questo genere di delitti il tempo d'individuazione dell'untore va dalle 72 alle 96 ore, dopo di che il tempo si dilata in modo consistente. Se si arriva all'individuazione di un elemento indiziario sufficientemente grave in questo termine di 3-4 giorni c'è la possibilità di dire che il caso è risolto. Quindi, calcoliamo che siamo ancora prima della 72esima ora, diamoci tempo". Ha affermato il procuratore capo di Ragusa Carmelo Petralia che ha fatto il punto sulle indagini sulla morte del piccolo Andrea Loris Stival *** Intanto la procura ragusana indaga su sequestro di persona e omicidio per strangolamento. Ieri è stato fatto L'ESAME AUTOPTICO: Al termine della fase settoria dell’autopsia, i medici incaricati dell’accertamento hanno potuto stabilire che il piccolo Andrea Loris Stival è morto per asfissia da strangolamento con quasi immediata successiva precipitazione all’interno del canale di scolo delle acque in cui è stato rinvenuto. Al momento risulta infondata la presenza di segni di violenza a scopo sessuale. Continua senza interruzioni il sopralluogo della Polizia Scientifica sull’area dove è stato ritrovato il corpo del bambino. Oggi verranno effettuati ulteriori atti di indagine da parte degli esperti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica. Le indagini della Polizia di Stato e dei Carabinieri proseguono incessanti, con l’audizione di numerose persone informate sui fatti allo scopo di ricostruire gli spostamenti del bambino nella tragica mattina di sabato scorso. La Procura della Repubblica e le Forze dell’Ordine fanno appello a tutti cittadini affinché forniscano ogni dettaglio utile per la prosecuzione delle indagini effettuando segnalazioni, anche anonime, ai numeri d’emergenza 112 e 113 o recandosi presso qualunque presidi delle Forze dell’Ordine. *** Non è mai entrato in classe il piccolo di 8 anni. La mamma ha denunciato la scomparsa alle 12:45 di sabato. Poi, alle 17:00, la tragica notizia. Il corpicino è stato trovato senza vita in un casolare abbandonato da Orazio Fidone, un cacciatore che, sentita la notizia della scomparsa, insieme ad altri cercava proprio il bambino. "Mia moglie mi ha chiesto di cercare il bambino. E cosi ho fatto. Mi sono diretto da solo, in attesa di coinvolgere altre persone, d'istinto, verso la zona del Vecchio mulino- afferma e poi continua _ mi sono affacciato su un canalone tra le canne e ho visto il corpo del bimbo esamine. Ho gridato prima a squarciagola e poi ho telefonato ai carabinieri: erano le 16:55. Nel frattempo è arrivata un' auto della polizia" La zona dove è stato rinvenuto il corpicino è poco frequentata, ed è battuta principalmente da cacciatori. Gli Agenti della Volante sono intervenuti tempestivamente. Scesi all’interno di un canale per la raccolta dell’acqua piovana, hanno prelevato il corpo del piccolo.

















Dopo il rinvenimento del corpicino, un’ambulanza, giunta sul luogo, ha accertato la morte del piccolo Andrea. Al momento del ritrovamento, il bambino indossava i vestiti asciutti: un paio di jeans, calze rosse, scarpe blu, una maglietta bianca e un giubbotto marrone. "Qualcuno potrebbe averlo portato lì, ma dobbiamo essere cauti. Tra le piste seguite c’è anche quella di pedofilia", ha affermato il comandante provinciale dei carabinieri di Ragusa Sigismondo Fragassi. La Squadra Mobile della Polizia di Stato e il Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri unitamente al Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa hanno effettuato il sopralluogo, mentre il medico legale la prima ispezione del corpo. L’accertamento, condotto dal medico legale Giuseppe Iuvara, ha permesso di constatare che non ci sono tracce di sangue o segni di violenza evidenti, tranne una piccola lesione sul volto con un ematoma. Carabinieri e Polizia di Stato hanno ascoltato le dichiarazioni di numerosi parenti e persone informate sui fatti al fine di ricostruire le ultime ore di vita del bambino, elementi indispensabili per capire quali possano essere state le cause del decesso. Dagli ultimi aggiornamenti di oggi pare che il piccolo Andrea sia stato ucciso. A confermarlo l'autopsia che ha riscontrato una ferita alla testa compatibile con un colpo o una caduta da oltre 5 metri di altezza. E’ molto probabile che il piccolo abbia subito violenze sessuali. Non è stato un incidente o una caduta accidentale. Qualcuno ha portato Andrea in quel luogo sperduto e lontano 4 chilometri dal paese. Qualcuno di cui il bambino credeva di potersi fidare. Con molta probabilità l'orco di cui tutti parlano si era guadagnato la fiducia del piccolo e già da tempo abusava di lui.
Il papà di Andrea, che lavora come autotrasportatore al nord Italia, è arrivato ieri a Ragusa. L'uomo è stato condotto in Questura per essere ascoltato, mentre la moglie darà la sua versione tra qualche giorno, perché ancora sotto shock per l’accaduto. Le Forze dell’Ordine raccomandano a tutti cittadini di fornire eventuali dettagli utili per la prosecuzione delle indagini mediante segnalazioni, anche anonime, ai numeri d’emergenza 112 e 113 o recandosi presso un qualunque ufficio di Polizia.
Il papà di Andrea, che lavora come autotrasportatore al nord Italia, è arrivato ieri a Ragusa. L'uomo è stato condotto in Questura per essere ascoltato, mentre la moglie darà la sua versione tra qualche giorno, perché ancora sotto shock per l’accaduto. Le Forze dell’Ordine raccomandano a tutti cittadini di fornire eventuali dettagli utili per la prosecuzione delle indagini mediante segnalazioni, anche anonime, ai numeri d’emergenza 112 e 113 o recandosi presso un qualunque ufficio di Polizia.
















