Un barcone con un centinaio di persone a bordo si è rovesciato a 35 miglia dalle coste libiche. Una cinquantina di naufraghi già tratti in salvo. Si teme che i morti possano essere 80 Ancora un naufragio di migranti nel Canale di Sicilia. Un barcone con un centinaio di persone a bordo si è rovesciato a 35 miglia dalle coste libiche. Secondo le prime stime ci sarebbero tra i 20 e i 30 morti, ma si teme che il bilancio possa salire. Una cinquantina le persone finora tratte in salvo. L'allarme è stato dato da un velivolo lussemburghese di Eunavformed, la missione Ue. Sul posto anche motovedette della Guardia costiera. Secondo le prime stime i morti sarebbero 20-30; una cinquantina le persone che vengono tratte in salvo in questi momenti. I primi soccorritori giunti sul posto della nuova trageria del mare hanno trovato il barcone capovolto, con circa un centinaio di migranti in acqua o aggrappati allo scafo. Un secondo velivolo, stavolta spagnolo, ha poi raggiunto la zona del naufragio e ha lanciato in mare kit di salvataggio. Sul posto anche due motovedette delle Capitanerie di porto e una nave spagnola della missione Ue, la 'Reina Sofia', Fonti della Guardia Costiera parlano del rischio che le vittime possano essere fino a 80. Intanto è giunta nel porto di Porto Empedocle (Ag), la nave "Bettica" della Marina militare con a bordo, 540 migranti, tra cui 48 donne e 51 bambini e i cadaveri di 5 uomini dai 20 ai 30 anni recuperati dopo il naufragio verificatosi ieri al largo della Libia. foto d'archivio