
Dopo i rumours delle ultime ore, arriva la conferma. E' stato il premier Renzi a ufficializzare la notizia dal Giappone dove sta partecipando al G7: "Era un dovere morale farlo al sud e in Sicilia" Dopo i rumours delle ultime ore, arriva la conferma. Saranno i tramonti mozzafiato di Taormina quelli sui quali si affacceranno i grandi della terra. E' stato il premier Renzi a ufficializzare la notizia dal Giappone dove sta partecipando al G7. "Il prossimo G7 si terrà 26-27 maggio 2017. La nostra proposta è Taormina, vediamo se ci saranno le condizioni logistiche", ha detto Renzi spiegando che la scelta "non è una polemica con altri territori. Era un dovere morale farlo al sud e in Sicilia", In un primo momento, Renzi aveva pensato di giocare in casa scegliendo Firenze, come sede del summit. La capitale della cultura italiana si era candidata e il presidente della Regione Enrico Rossi, sosteneva la scelta. Alla lunga però ha prevalso l'idea di avvicinare il G7 il più possibile al dramma immigrazione dal punto di vista “visivo” e logistico. E le carenze in tema di logistica hanno impedito che i grandi della terra si riunissero a Lampedusa, così come inizialmente aveva pensato Renzi che aveva “confidato” al sindaco, Giusy Nicolini, di voler organizzare l’incontro del 2017 proprio sull’isola, diventata da diversi anni ormai il simbolo del dramma dell'immigrazione. La principale isola delle Pelagie però non dispone delle strutture adeguate per ospitare un evento di questa portata. Prima fra tutte, la pista di atterraggio per gli aerei presidenziali: quella che c'è è troppo piccola, mentre Taormina, insiste sull'aeroporto di Catania e sullo scalo di Sigonella. Così Renzi ha alla fine optato per la Perla dello Jonio, mantenendo la sede del G7 sempre in Sicilia, a un passo dal problema immigrazione, che nel vicino mar Mediterraneo non smetta di mostrarsi in tutta la sua drammaticità.