E' durato 24 ore lo stop degli impianti chiusi per la scadenza della proroga. Dopo una giornata di trattative è arrivato il via libera del ministero dell'Ambiente all'ordinanza della Regione sulla gestione del sistema rifiuti per i prossimi 6 mesi Riaprono le discariche in Sicilia. Dopo una frenetica giornata di trattative, nella tarda serata di ieri, il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha dato il via libera all'ordinanza predisposta dalla Regione sulla gestione del sistema rifiuti in Sicilia, provvedimento che autorizza la riapertura delle discariche chiuse dalla mezzanotte del 6 giugno per la scadenza della proroga che era stata emanata il 31 maggio dal governatore Rosario Crocetta. "Sull’immondizia è arrivata l’intesa, adesso si va verso la normalizzazione del sistema" ha detto l'assessore regionale all'Energia, Vania Contrafatto. L'ordinanza, che sarà in vigore fino al 30 novembre, prevede, tra l’altro, l’invio dei rifiuti fuori dalla Sicilia in nave, la realizzazione dei termovalorizzatori per lo smaltimento di 700 mila tonnellate di rifiuti l’anno e un aumento della raccolta differenziata, dando poteri sostitutivi alla Regione nei comuni inadempienti e la requisizione d'uso delle discariche private non in regola. Le opere saranno inserite nel 'Patto per il Sud', con una dotazione di circa 150 milioni di euro. La Regione punta a piccoli impianti per il trattamento dei rifiuti, che dovranno sorgere nei pressi delle discariche già esistenti. Esclusa l'ipotesi dell'utilizzo dei cementifici, come previsto nel piano precedente. "Durante questi sei mesi di proroga delle discariche attiveremo tutte le iniziative per mettere a regime il sistema di gestione e trattamento dei rifiuti, attraverso il nuovo piano che porteremo in giunta a breve. Non ci sarà un'altra ordinanza", ha assicurato il governatore siciliano Crocetta. Il via libera del ministero dell’Ambiente ha dunque fatto rientrare l’allarme scattato ieri quando la chiusura delle discariche di Siculiana (Agrigento), Lentini (Siracusa) e Motta Sant’Anastasia (Catania) aveva creato pesanti disagi a gran parte dei Comuni siciliani, provocando le proteste di molti sindaci preoccupati per aver visto rientrare nei depositi gli autocompattatori carichi di immondizia. A Misterbianco e Motta i cittadini esasperati hanno sfilato in corteo.