
In due distinte note, le Associazioni Codici, Anvu e l'Associazione antimafia e legalità di Belpasso attaccano l'amministrazione comunale prendendo spunto dalla vicenda legata alla gestione dei parcheggi delle spiagge libere della Plaia Continuano a piovere attacchi all’indirizzo dell’amministrazione Bianco in materia di legalità. A far sentire la loro voce, in due distinte note, sono alcune associazioni di consumatori e antiracket. Nella prima, le Associazioni Codici- Centro per i Diritti del Cittadino Sicilia e l’Anvu (Associazione nazionale Vittime di Usura e Racket e Obiettivo Legalità) scrivono che: “Lascia davvero basiti la scelta del Comune di Catania di affidare un delicato compito, quale la gestione di un bene pubblico altamente fruito nel periodo estivo come le spiagge libere, ad una società che ha nel proprio organico un soggetto che ad oggi si trova sotto processo per essere stato arrestato in un'operazione antimafia, essere stato destinatario di una confisca antimafia da 600 mila euro nel maggio 2016 e che, secondo la Procura di Catania, fino al 2012 si sarebbe appropriato della gestione del parcheggio di un noto lido proprio alla Playa (sic!), imponendo la sua presenza ai titolari dello stabilimento balneare”. “Ebbene, fermo restando che le responsabilità penali dovranno essere accertate dalla magistratura nelle aule di Tribunale – si legge ancora nella nota - riteniamo che quanto avvenuto rappresenti però un messaggio davvero inquietante per l'imprenditoria sana in Città e per i tanti cittadini onesti”. Codici e Anvu, infine, contestano “aspramente l'atteggiamento stizzito assunto dall'Amministrazione comunale di fronte alle doverose critiche giunte in questi giorni da più parti”. “All'amministrazione comunale infatti diciamo – concludono le due associazioni - che sarebbe più utile se la stessa non emettesse commenti inadeguati e, invece, prendesse i dovuti provvedimenti al fine di cancellare questa brutta pagina della storia della nostra città". Interviene anche l'Associazione antimafia e legalità di Belpasso che si dice “preoccupata per la leggerezza e distrazione con le quali l'amministrazione comunale di Catania applica il principio di legalità, al quale ha, addirittura, dedicato un Assessorato” “Leggerezza e distrazione sugli appalti del Pua, sulle inquietanti parentele di alcuni consiglieri comunali, su l'appalto per le spiagge libere e per le piattaforme del lungomare, sulla inaugurazione della discoteca Empire” continua l’associazione sottolineando che “essere poco accorti una sola volta può anche capitare, ma perseverare e non effettuare preventivamente approfonditi accertamenti è, quanto meno, ingiustificabile dilettantismo. E l dilettanti non sono idonei ad amministrare una città”.
