
Si finge suo amico ma ben presto il rapporto si trasforma in un incubo. La vittima è un ottantenne di Mascalucia, grosso centro dell'hinterland catanese, fatto oggetto di minacce, furti e anche una violenta aggressione L'aguzzino è un 43enne catanese, Antonino Mario Grasso, che è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di rapina aggravata, furto in abitazione ed estorsione. Le indagini sono scattate dopo la segnalazione ai carabinieri di una brutale aggressione a un anziano, avvenuta nella sua abitazione ad opera di un tale Nino. In breve tempo, i carabinieri hanno identificato la vittima, una persona schiva e riservata che inizialmente, conoscendo la personalità dell’aggressore, per paura di ritorsioni ha raccontato di essere procurato le evidenti escoriazioni al volto in alcuni incidenti domestici. Successivamente però, l’ottantenne ha prima confidato a un suo conoscente e poi riferito ai carabinieri di conoscere da molto tempo l'aggressore fornendo utili informazioni per la sua identificazione e a ricostruire i fatti. Dopo un iniziale rapporto fatto di visite di cortesia, Grasso aveva iniziato a costringere il pensionato a consegnargli somme di denaro dietro velate minacce di ritorsioni, ed in più occasioni si era introdotto nella sua abitazione ed aveva messo a segno dei furti. L’episodio che ha indotto l’anziano a non tacere più, è stata l’aggressione avvenuta durante i primi di agosto, quando il 43enne, insieme a un complice, approfittando della porta socchiusa, si è introdotto nell’abitazione dell’anziano e lo aveva bloccato afferrandogli violentemente il collo e coprendogli il volto con una coperta. Nel frattempo, il complice rubava un telefono cellulare e varie banconote di piccolo taglio. Nel corso di perquisizione domiciliare nell’abitazione di Grasso sono stati rinvenuti un televisore ed il telefono cellulare che sono stati riconsegnati alla vittima. L’arrestato è stato rinchiuso nella casa circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’autorità giudiziaria.