A pochi giorni dal caso clamoroso della SAC che ha visto decadere il suo amministratore delegato perchè nominato in assenza dei requisiti, ecco che ci ricadono subito. Per essere presidente dell'AMT, è necessaria una comprovata esperienza di tipo professionale o dirigenziale o di presidente o di amministratore delegato in aziende pubbliche di dimensione economica. Ma possibile che neanche se li leggano questi benedetti statuti? Alla fine a nulla servono professionisti, superconsulenti, tecnici del settore, uffici legali e uomini dello staff se nessuno si legge lo Statuto: Una lettura semplice che dovrebbe essere preliminare rispetto ad ogni accordo politico di questa "caratura" (se mai ce ne fossero altri nella storia), una semplicissima propedeuticità rispetto alla scelta delle cariche verticistiche delle partecipate del comune consegnate nelle mani dei nuovi alleati. Una svendita al dettaglio che porterà chissà dove: Lo Statuto dell'azienda Metropolitana Trasporti di Catania parla chiaro all'articolo 22 quando definisce i requisiti necessari per fare parte del Consiglio di Amministrazione stabilendo i criteri per ricoprire la carica di presidente. Tra i requisisti ritenuti necessari oltre ad un titiolo di studio adeguato all'attività dell'organismo interessato, vengono richieste espressamente "competenze tecniche e gestionali nel settore dell'attività della Società e una comprovata esperienza di tipo professionale o dirigenziale o di presidente o di amministratore delegato maturata in aziende pubbliche di dimensione economica e strutturale assimilabile a quella dell'Ente interessato dallo svolgimento dell'incarico."
Ma questa è un'altra storia su cui ancora si sta ragionando.
In questi minuti a tenere banco è la nomina del presidente La Rosa in AMT, che rievoca ricordi non troppo lontani, anzi davvero vicinissimi, come la vicenda di uno degli aeroporti più importanti d'Europa, la SAC, che ha portato letteralmente al macello Ornella Laneri, priva dei requisiti e decaduta dopo la valutazione dei Revisori dei conti.
Ed è qui che casca l'asino, ancora una volta ed esattamente come nella vicenda Sac. In quel caso l'articolo dello statuto era il 23 dove si afferma che per entrare in CDA bisogna, aver precedentemente ricoperto analogo ruolo in aziende di parti dimensioni.
Stavolta, abbiamo visto, a porre il limite è l'articolo 22, al suo primo comma.
Siamo tentati di aggiungere un commento, ma quando la notizia è così eclatante, è preferibile che parli da sola.
Catania va avanti così.
Nel baratro.