Nuovo decreto del governo regionale illustrato dal presidente Crocetta nel corso di una conferenza stampa (nella foto). Dal primo novembre non potrà più essere conferito in discarica più del 50% della frazione secca prodotta e dal primo gennaio la percentuale scenderà a zero. Non si parla più di termovalorizzazione ma "piccola impiantistica diffusa" per la "valorizzazione" dei rifiuti. Previsti due impianti da 200 tonnellate a Palermo e Catania Dal primo novembre non potrà più essere conferito in discarica più del 50% della frazione secca prodotta e dal primo gennaio la percentuale scenderà a zero. E’ quanto previsto dal decreto ordinatorio firmato dal governo della Regione, illustrato dal presidente, Rosario Crocetta, nel corso di una conferenza stampa, a Palazzo d’Orleans, a Palermo. "Come effetto di questo provvedimento raddoppiamo la vita delle discariche esistenti per accelerare i processi di differenziata", ha spiegato il Governatore. La presentazione del Piano arriva 24 ore dopo l’allarme lanciato dal ministro Gian Luca Galletti che riferendo in Commissione Ambiente stimava in non più di sei mesi l’autonomia delle discariche siciliane e puntava il dito sulla raccolta differenziata ferma al 12,5%. Crocetta ha annunciato che la Regione varerà nei prossimi giorni di varare un progetto che prevede "il coinvolgimento delle parrocchie nella raccolta differenziata". E’ "un progetto che ha dato significativi risultati a Caltanissetta e Gela, con le parrocchie che si fanno carico della raccolta del materiale riciclabile. A Caltanissetta, ad esempio, ad agosto sono state raccolte otto tonnellate di differenziata in una sola parocchia. Che poche non sono”, ha spiegato il governatore. "Si tratta di un progetto che stiamo affinando e stiamo lavorando anche con l’arcivescovo di Monreale - ha aggiunto il presidente della Regione -, stiamo cercando di coinvolgere quelle parrocchie in quei comuni con le situazioni più critiche, come Carini. Stiamo svolgendo funzioni che sono tipiche delle istituzioni comunali dove queste non riescono a raggiungere gli obiettivi". Il piano presentato insieme all’assessore Vania Contraffatto prevede anche l’utilizzo di una "piccola impiantistica diffusa" per la "valorizzazione" dei rifiuti, con la realizzazione “di due impianti di capacità non superiore a 200 tonnellate a Palermo e Catania e altri cinque o sei da 60-80 tonnellate, per garantire una distribuzione regionale abbastanza equa". "Non abbiamo messo la parola termovalorizzazione nel piano - ha sottolineato Crocetta -, i meccanismi di valorizzazione dei rifiuti sono molteplici, dalla gassificazione all’idro soluzione. Noi vogliamo applicare la tecnologia più pulita". Gli impianti dovrebbero essere realizzati in prossimità delle discariche già esistenti. "Questo non significa - ha aggiunto - che i termovalorizzatori sono esclusi: laddove si dimostrano rispettosi dei limiti di protezione e tutela ambientale non saranno ostacolati da noi. Anche in questo caso, niente ideologie, e che diano la possibilità a imprenditori privati di investire, ma anche ipertutela dell’ambiente". “Con la semplice differenziata l'impiantistica attuale sarebbe sufficiente per garantirci per diversi anni. E invece ci troviamo di fronte alla denuncia del ministro che dice che in sei mesi avremo gli impianti saturi. Ma la raccolta differenziata non è un compito della Regione Siciliana ma dei Comuni. Quando si parla dei problemi di Roma mica si dice che è responsabilità della Regione Lazio ma della città di Roma", ha aggiunto Crocetta. "Non può essere giustificato il fatto che siccome ci sono le gare in itinere per la differenziata la colpa è dell’Urega e si debba attendere e non fare la raccolta differenziata. E’ un obbligo di legge e se i comuni contravvengono deve scattare l’intervento. La differenziata è il tema reale e noi possiamo fare solo rattoppi nel sistema", ha continuato il governatore. "La denuncia del ministro non è più sull'impiantistica sulla quale in due mesi abbiamo fatto un lavoro eccezionale, che non è riuscito a fare neanche Roma. Il tema vero è la vita delle discariche in presenza di un divieto di realizzazione di impianti", ha concluso Crocetta.