Confronto acceso tra il Governatore e la cittadinanza dei due comuni. All'ordine del giorno, la chiusura della discarica Valanghe d'Inverno e la bonifica di quella di Tiritì. Tra fatti, accuse e promesse... la serata in terra catanese del Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, è un esplosivo cocktail al veleno, con speranza di riconciliazione tra i cittadini di Motta Sant'Anastasia e Misterbianco, e il Governatore. Il tema all'ordine del giorno: rifiuti e discariche. I due comuni, ormai da tempo, combattono una vera e propria guerra contro il Governo regionale, chiedendo importanti interventi per le discariche di Tiritì e Valanghe d'Inverno, situate - pericolosamente - lungo i confini tra i paesi e i cui effetti rischiano seriamente di compromettere la salute dei cittadini. E così i sindaci delle due località, Anastasio Carrà (Motta) e Nino Di Guardo (Misterbianco) hanno invitato Crocetta per presenziare ad un incontro con le rispettive cittadinanze e una cospicua rappresentanza dei Comitati No Discarica nati per contrastare quella che a più riprese è stata definita "una vera e propria presa in giro nei confronti delle popolazioni dei due centri abitati coinvolti", per intavolare un dialogo costruttivo che possa condurre ad una pacifica e positiva soluzione all'atavico problema della gestione dei rifiuti. Dalla localizzazione delle vasche, troppo vicine ai centri abitati, ai ridondanti ed inutili proclami di un pronto intervento da parte della politica che invece negli anni non è mai arrivato, i motivi per un'accoglienza poco felice non mancavano. Qualche fischio ed accuse vere e proprie hanno scortato l'arrivo di Crocetta in quel di Motta Sant'Anastasia. Dopo un acceso dibattito, ecco la promessa, accompagnata dal primo riscontro fattuale: Valanghe d'Inverno è prossima alla chiusura, mentre la discarica di Tiritì sarà bonificata. A partire da oggi, intanto, è stato ufficialmente vietato di condurre in deposito l'umido. Nessun rifiuto umido o secco varcherà più i cancelli di alcuna discarica nelle prossime settimane. Crocetta ha presentato, idealmente, un nuovo piano di interventi che prevede il trasferimento all'estero della spazzatura mentre qui in Sicilia rimarrà solo l'immondizia trattata in modo tale da non rappresentare più un problema di inquinamento. In riferimento al caso particolare di Motta e Misterbianco, nei prossimi giorni è stato fissato un summit tra il Presidente della Regione e i rappresentanti dell'Oikos, l'azienda che gestisce gli scarichi. A quest'ultima sarà imposto di chiudere gradualmente l'attività, fino allo stop definitivo, fissato approssimativamente tra due o tre mesi. Per quanto concerne invece la bonifica della discarica di Tiritì, che già da un paio d'anni avrebbe dovuto essere avviata, Crocetta ha assicurato che per il prossimo mese, e quindi con l'inizio del nuovo anno, saranno avviati i lavori, con o senza il benestare dell'Oikos. Prima dei saluti, frecciatine e risposte ficcanti hanno riscaldato gli animi. Il Governatore della Sicilia è stato accusato di aver proferito parole al vento non suffragate da fatti e di aver acconsentito all'incontro con l'unico scopo di fare demagogia e propaganda politica in vista delle prossime elezioni regionali e del più vicino referendum costituzionale, mentre Crocetta ha rispedito tutto al mittente. "La gestione dei rifiuti in Sicilia è un fardello terribile che mi è piombato sulle spalle - ha dichiarato il Presidente - I motivi per cui discariche come quella di Valanghe d'Inverno esistono ancora, sono da ricercare nelle precedenti amministrazioni. Sto facendo il possibile per redigere un piano che permetta di contenere e superare il problema. In passato non ho potuto promettere nulla e non ho mai parlato di chiusura della discarica perché non ero in condizione di poter dire quella che sarebbe stata una bugia bella e buona, ma adesso siamo pronti ad andare avanti con i fatti. Ci siamo già mossi, tra emendamenti e appuntamenti già fissati con l'obiettivo di rimettere ogni cosa al suo posto. Valanghe d'Inverno sarà chiusa, gradualmente. I nostri piani, dopo la crisi di questa estate, sono cambiati... Punto adesso, per la Sicilia, all'uso dei valorizzatori, lontano dai centri abitati. Le prime settimane del prossimo anno saranno decisive". https://youtu.be/XSuVtOEGQpc