Incassato il “no” di Torino ad accogliere 15 mila tonnellate di rifiuti siciliani, il governatore siciliano annuncia per lunedì il varo di un pacchetto di provvedimenti. Tra questi l'aumento di 400 tonnellate del carico destinato a Bellolampo e l'apertura di Siculiana e Gela. Non escluso il commissariamento dei Comuni morosi con Ato e Srr Incassato il “no” di Torino ad accogliere 15 mila tonnellate di rifiuti siciliani, il governatore Crocetta ha annunciato per lunedì prossimo alcuni provvedimenti per affrontare l’emergenza spazzatura esplosa oltre un mese e mezzo fa in gran parte dell’Isola. Il primo riguarda Enna, dove per la seconda settimana di agosto è prevista l’apertura temporanea di una discarica pubblica. Il secondo provvedimento consentirà di aumentare di 400 tonnellate il carico destinato alla discarica Bellampo di Palermo. Il terzo tassello, nei piani di Crocetta, è costituito dall’apertura di Siculiana e Gela. La controffensiva del governatore non si fermerà a questi provvedimenti. Secondo Crocetta, con l’apertura dei nuovi siti “dalla prossima settimana sarà possibile liberalizzare i limiti massimi di conferimento che dovranno essere concordati tra i comuni e le discariche competenti. Questo ci consente di adeguare gli impianti alle necessità dei comuni. Lo abbiamo già fatto per i comuni del palermitano, lunedì lo faremo anche per gli altri comuni della Sicilia”. Il governatore sempre per lunedì ha convocato una conferenza di servizi sul polo tecnico di Castelvetrano e sull'Ato di Enna “tenendo presente che per questi due Ato sussiste il problema del mancato pagamento da parte dei Comuni che impedisce di operare”. Nei confronti dei Comuni morosi con Ato e Srr, Crocetta, aveva brandito nei giorni scorsi la scure dei tagli dei trasferimenti. Adesso, il governatore non ha escluso di ricorrere al commissariamento. E le amministrazioni comunali sono oggetto di forti critiche da parte del presidente della Regione. "Il sindaco di Borgetto mi ha detto che da quando è cominciata la raccolta differenziata a Partinico, la cittadina è pulita, mentre Borgetto si è trasformata in una discarica a cielo aperto, perché alcuni cittadini di Partinico hanno trasportato rifiuti lì perché non vogliono fare la differenziata", ha detto Crocetta, parlando all'emergenza rifiuti nel palermitano. Il governatore ha poi aggiunto che “guardando il report dei conferimenti dei comuni del palermitano nella discarica di Melilli che a fronte di 300 tonnellate di rifiuti autorizzati, trovo singolare che i comuni ieri e oggi ne abbiamo scaricati 136 lasciando 174 tonnellate per le strade. Spiegassero perché per risparmiare sul costo del trasporto hanno fatto questa scelta, vedremo i dati sul conferimento odierno ma ricordo che il mancato conferimento configura un reato". Sulla situazione nella provincia di Trapani, Crocetta ha aggiunto:"I comuni del trapanese che avevano denunciato la sussistenza di centinaia di tonnellate di rifiuti per le strade non hanno conferito, lasciando i rifiuti per terra, invece di provvedere ai piani straordinari di conferimento. Mi chiedo se alcuni ci sono o ci fanno? Voglio avvertire che questi sono reati". "Ho chiesto un incontro alla procura perché non siamo disponibili ad accettare comportamenti omissivi – ha detto ancora ancora - Ricordo che la Regione non gestisce il sistema dei rifiuti, che è a carico dei comuni e delle Srr, la Regione deve indicare solo i luoghi dove procedere al conferimento dei rifiuti ed è quello che stiamo facendo e che abbiamo fatto”. Crocetta si poi soffermato sull'emergenza a Enna. "Trovo singolare che il comune denunci di avere Enna bassa piena di rifiuti. Da una settimana cerchiamo di attivare la discarica pubblica di Enna e l'amministrazione comunale non solo non ha partecipato all'incontro convocato dall'Ato di Enna, ma c'è una situazione terrificante di debiti nei confronti dell'Ato che non consentono di attivare alcun servizio perché tali comuni non pagano". "Se c'è una discarica che impedisce di aumentare i costi per i cittadini per il trasporto dei rifiuti - ha proseguito - mi assumo la responsabilità dell'apertura temporanea della discarica di Enna, poiché tra lasciare i rifiuti per le strade, facendo respirare ai cittadini diossina e portarli in discarica, ritengo che quest'ultima sia la soluzione migliore". Parlando infine delle azioni messe in campo dalla Regione, il governatore ha rivendicato che "in un mese, siamo riusciti ad attivare gli impianti, che in tanti non volevano per risparmiare, pensando che potessimo ovviare alle disposizioni di legge sul trattamento dei rifiuti". "Finalmente dopo anni di inadempienze, stiamo abbancando i rifiuti nel rispetto della normativa tutelando l'ambiente. Nei prossimi giorni ci concentreremo sulle questioni che ci consentiranno di normalizzare la gestione dei rifiuti in modo definitivo, sapendo che deve esserci un pluralismo di mercato che smantelli posizioni dominanti e che tutti si adeguino alla differenziata, perché non tollereremo inadempienze, per far diventare la Sicilia una normale regione europea”, ha concluso il presidente della Regione.
"Il sindaco mi ha informato che ha previsto multe da 500 euro, disposto la vigilanza – ha proseguito -, ma è allarmante che lì i rifiuti vengano trasportati con i camion. Ovviamente dinnanzi a questi comportamenti incivili è difficile intervenire come Regione, ma non è ammissibile che nel periodo estivo i comuni del palermitano si trasformino in discariche a cielo aperto. Abbiamo rappresentato questa situazione alle forze dell'ordine: chi sbaglia deve pagare".