Il provvedimento adottato il 7 luglio dopo la rissa che costò la vita a un 34enne, fu impugnato dalla proprietà del locale innanzi al Tribunale amministrativo che con decreto monocratico, ne sospese l’efficacia Gli effetti dell’ordinanza del questore, che la scorsa estate sospese l’attività del Mama Sea per la durata di 15 giorni, tornano in vigore. Lo ha stabilito la Sezione Staccata del Tar di Catania con un’ordinanza dello scorso 22 settembre. quando, a causa di una lite scoppiata all’interno del locale rivierasco, un uomo decise di “punire” i suoi due avversari: appena fuori dal locale, infatti, li investì deliberatamente con l’auto, trascinandoli per diversi metri. Uno dei due, il 34enne Carmelo Platania, rimase agganciato alla vettura per quasi mezzo chilometro e riportò ferite gravissime per le quali venne ricoverato all’Ospedale Cannizzaro dove morì dopo venti giorni d’agonia. In quell’occasione, il questore di Catania Marcello Cardona, in veste di autorità di pubblica sicurezza, dispose per il locale presso il quale si era generata la lite, l’applicazione dell’art. 100 del TULPS, ovvero la sospensione, per motivi di ordine pubblico, della licenza per tenere trattenimenti danzanti all’interno dell’esercizio pubblico per la durata di 15 giorni. Il provvedimento amministrativo fu impugnato dalla proprietà del Mama Sea innanzi alla Sezione staccata del Tar di Catania che, con decreto monocratico, ne sospese l’efficacia. Adesso, sempre il Tribunale amministrativo, in composizione collegiale, ha riconosciuto come il decreto adottato dal questore fosse giustificato nel merito dalla gravità dei fatti verificatisi, nella parte iniziale, all’interno del locale.