Illustrati nella sede catanese dell’Ars i contenuti e le finalità del disegno di legge per l’assunzione di giovani laureati siciliani. Promotore dell'iniziativa il deputato regionale Pd Vullo: “Se riusciamo a finanziare questo ddl possiamo dare lavoro ad almeno duemila persone laureate. Servono 20 milioni di euro” Frenare l’esodo dei giovani laureati che lasciano la Sicilia per trovare un'occupazione. E' lo scopo del disegno di legge presentato all'Ars dal deputato regionale Pd Gianfranco Vullo, che punta all’assunzione di giovani laureati attraverso incentivi alle aziende. Il ddl che nei giorni scorsi è stato incardinato in III commissione Attività produttive dell'Ars, prevede un piano d’assunzione per 1200/2000 laureati con contratti part time e full time. Le imprese che assumono avranno un incentivo di 800 euro al mese per ogni nuovo posto di lavoro. “Questo disegno di legge - esordisce Vullo - nasce dalla mia esperienza professionale.. La maggior parte delle aziende del Sud arrivano a un massimo di 15 dipendenti e sono quasi tutte aziende familiari”. Il deputato regionale incentra il problema dell’esodo dei laureati sulla necessità di ammodernare le aziende. “Le nostre aziende – continua Vullo – per una questione economica non hanno intenzione di assumere laureati che giustamente devono percepire una retribuzione commisurata alle competenze da loro acquisite”. Diventa necessario quindi incentivare e sostenere le aziende che assumono laureati. “Le aziende siciliane - sottolinea Vullo - hanno bisogno di innovarsi a livello di organizzazione e di competenze: molte aziende non hanno dipendenti laureati. Attraverso Garanzia Giovani le aziende prendevano soltanto manovalanza giovanile senza dare un seguito al percorso lavorativo. Se troviamo 20 milioni di euro per finanziare questa legge possiamo dare lavoro a circa 2000 persone laureate, così verrà arginata questa tendenza ad emigrare”. Presente anche Carlo Cittadino, presidente dell'associazione Kataneconomie. “Sosteniamo il ddl di Vullo perchè strumento utili a bloccare l’esodo dei giovani, una grande perdita per la Sicilia. L’importante è che la III Commissione Attività Produttive dia semaforo verde . La prossima settimana dobbiamo essere convocati all’Ars per definire alcune cose”. “Abbiano bisogno di persone che rimangono in Sicilia – continua Cittadino – se i più bravi se ne vanno la nostra economia e la nostra terra saranno sempre sacrificate”. Intervista a Carlo Cittadino che manifesta il suo sostegno per la legge proposta da Vullo e si esprime situazione catanese della Corte dei Conti: