Sblocco delle assunzioni, l’immediata calendarizzazione dei concorsi nelle aziende del servizio sanitario regionale e l'assorbimento dei precari : le richieste delle migliaia di lavoratori precari della Sanità sono sempre quelle. Ma fino adesso, dopo anni di lotte e scioperi, sono rimaste purtroppo inevase a dispetto di parole e Così a tre giorni dalla conclusione delle procedure di valutazione delle piante organiche, previsto per il 30 giugno, gli operatori sanitari (medici e infermieri soprattutto) fanno sentire a gran voce il loro disappunto attraverso il in forma di protesta attiva e di battaglia sul web mediante i social network Dopo e di fallimenti, i precari della sanità siciliana pretendono dall’Assessorato Regionale alla Salute guidato da chiarimenti su tempistiche riguardo le e “Ci sono delle –dichiara il -. Ci saremmo aspettati delle scuse piuttosto che assistere a un auto-incensamento condito da stop preelettorali sull’avvio della stagione delle assunzioni fittizie”. Il sarà fissata la e dal i precari attenderanno . Tante le aspettative verso l'Assessorato regionale alla Salute riguardo l’immissione in ruolo dei vincitori e idonei di concorso a tempo indeterminato per aprire la nuova stagione delle assunzioni, senza discriminare nessuna tipologia di profilo specialistico. “Il è l’unica che conosciamo e che non interferisca con la qualità e la quantità delle prestazioni che riusciamo ad erogare –spiga il dottor Raffaele Lanteri davanti al Policlinico di Catania-. Abbiamo anticipato l’orario nei nostri ambulatori in modo da poter garantire alla nostra utenza il servizio necessario”.
promesse, mai mantenute.
social mob organizzato davanti il Policlinico di Catania
INTERVISTA VIDEO
due anni di annunci disattesi
Baldo Gucciardi,
tetti di spesa,
immissioni in ruolo
avvio dei nuovo concorsi.
responsabilità politiche ben precise
comitato regionale “Generazione Precari della Sanità Siciliana”
30 giugno
conclusione delle procedure di valutazione delle piante organiche
primo luglio
spiegazioni riguardo la drammatica situazione
social mob
forma pacifica di protesta
protestiamo perché -afferma amareggiato il medico-. A distanza di un mese uno dall’altro alla dotazione organica e alle graduatorie e che hanno già risolto il problema, ma ". "Questo riguarda in particolare l’ -continua Lanteri-. Si vorrebbe sfondare il muro dell’area delle emergenze. In realtà il settore non è garantito esclusivamente dai dirigenti medici della rianimazione, bensì dagli operatori sanitari che stanno al pronto soccorso. Loro sono coloro che subiscono le aggressioni ogni giorno. Penso che 87 immissioni in servizio a fronte di 10mila carenze siano una goccia nell’oceano. Ci sembrano slogan elettorali e basta”. “Non è pensabile essere presi in giro così -conclude il medico-. Oggi noi protestiamo pacificamente chiedendo un gesto di buon senso: che vengano immediatamente messi in servizio i vincitori di concorso in modo tale da poter
da due anni ci continuano a ripetere che ci stanno immettendo in servizio
ci dicono che stanno provvedendo
ad oggi non è stata fatta nessuna assunzione!
immissione di 87 anestesisti rianimatori
garantire alla nostra terra il diritto alla salute sancito dalla Costituzione Italiana!”