Il capogruppo di Fdi-An e il vicepresidente del consiglio comunale commentano i contenuti del documento del collegio dei revisori dell'Amt in liquidazione che attesta l’illegittimità dei due bonifici da 42 milioni di euro dai conti correnti della bad company della Municipalizzata in liquidazione verso le casse del Comune “Finalmente dopo varie denunce e peripezie di vario tipo, grazie al presidente del consiglio Comunale Francesca Raciti, che ringrazio per aver difeso le prerogative dei consiglieri comunali, sono riuscito ad avere il documento del Collegio dei revisori dell’Amt in liquidazione. Il documento recita chiaramente come il trasferimento dei fondi dell'Amt al Comune di Catania dia un atto illegittimo e ne chiede l'immediata restituzione”. Così Manlio Messina protagonista di un lungo braccio di ferro con l’amministrazione comunale per entrare in possesso dell’atto che attestava l’illegittimità dei due bonifici da 42 milioni di euro dai conti correnti dell’Amt in liquidazione verso le casse del Comune. Braccio di ferro culminato giovedì scorso con lo scontro con il capo di gabinetto del sindaco Beppe Spampinato che ha spinto il capogruppo di Fratelli d’Italia-An a chiedere l’intervento della Digos. “Non avevano molti dubbi – aggiunge Messina - ma adesso ne abbiamo la conferma. Speriamo che ora l'amministrazione ripristini lo stato dei fatti e dia spiegazioni più plausibili in merito a questa operazione”. Sulla vicenda che sta scuotendo Palazzo degli Elefanti interviene anche il vicepresidente del consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono. “Dalla nota dei revisori dell'Amt in liquidazione consiglio comunale – dice a Sudpress - risulta evidente che il consiglio comunale, e non solo, è stato ingannato circa la infondata e presunta urgenza dell'approvazione del rendiconto 2015 e, soprattutto, espropriato delle prerogative proprie in materia di liquidazione delle aziende municipalizzate. Si traggano, quindi, le conseguenze e si faccia chiarezza su questa vicenda opaca, restituendo trasparenza e rispetto delle leggi”