
Una svolta nelle indagini per l'uccisione di Salvatore Nicosia del 12 settembre 2015 Eliminato da un ex socio a causa di affari andati a male. Sarebbe questo il movente dell'assassinio di Salvatore Nicosia, 39 anni, ucciso a fucilate nel suo negozio di autoricambi il 12 settembre scorso a Vittoria, nel ragusano. E' quanto emerge dai quattro fermi emessi dal procuratore Carmelo Petralia, ed eseguiti dalla polizia di Stato nei confronti di quattro indagati: Giacomo Iannello, di 39 anni, che da mesi aveva un contenzioso d'affari con la vittima, suo padre Carmelo, di 64, Yvan Cacciola, di 19, e Giuseppe Scionti, di 28. Secondo l'accusa, come si legge sull'ansa, Giacomo Iannola aveva dei rancori nei confronti di Nicosia legati a motivi economici per affari in cui erano soci ed erano andati a male. Vista la stazza della vittima detto 'Turi Mazinga' perché molto forte fisicamente e esperto in arti marziali, avrebbero organizzato una spedizione in quattro per non essere sopraffatti. Le indagini sono state eseguite da squadra mobile di Ragusa e commissariato della polizia di Stato di Vittoria.