Accertate dalla Procura di Catania le negligenze che avrebbero messo a rischio la vita di una giovane madre e di suo figlio. Disposti a tutto pur di evitare di rimanere a lavorare oltre l'orario, persino di mettere a rischio la vita di una giovane madre e del suo piccolo. Tre medici dell'ospedale Santo Bambino di Catania sono stati sospesi a seguito delle indagini della Procura locale che hanno evidenziato una serie di gravi comportamenti in occasione del parto della giovane Deborah Percolla. Fermo di 12 mesi per Amalia Daniela Palano e di 6 per Gina Currao. Entrambe avrebbero omesso di procedere con l'immediato intervento cesareo nei confronti della paziente, nonostante i molteplici episodi di sofferenza fetale che il tracciato evidenziava e, non contente, avrebbero anche somministrato alla stessa l'atropina (farmaco inutile e addirittura controindicato in questa situazione) per simulare una regolarità del tracciato non sussistente nella realtà. Le due indagate hanno inoltre omesso di segnalare tali avvenimenti in cartella clinica, evitando accuratamente di avvisare i medici del turno successivo al proprio. Pur non essendo a conoscenza della situazione, è stata sospesa per 4 mesi dalla propria attività anche un'altra dottoressa, Paola Cairone, per una serie di negligenze nei confronti della paziente.