Pubblichiamo una lettera sottoscritta da alcuni residenti della zona del catanese che hanno evidenziato una disastrosa organizzazione del lungomare liberato e di una gara podistica Riceviamo e pubblichiamo una lettera di protesta inviataci dall'avvocato Arturo Oliveri e sottoscritta da residenti di San Giovanni Li Cuti rimasti reclusi in casa per ore a causa di una colossale disorganizzazione nella chiusura della strada in occasione del lungomare liberato e di una gara podistica. Di seguito il testo e il pdf della lettera: "I sottoscritti residenti nella Via San Giovanni Li Cuti di Catania denunciano quanto segue. Domenica 11 dicembre 2016 in occasione del lungomare liberato è stata organizzata una gara podistica con percorso transennato e  sviluppato all’interno del lungomare stesso; per tale occasione ne è scaturito il divieto assoluto di accesso per la Via San Giovanni Li Cuti in quanto l’ingresso e l’uscita della strada risultavano adiacenti al perimetro del percorso, con la conseguenza che tutti i residenti si sono trovati di fatti sequestrati in casa ed impossibilitati ad uscire come pure a rientrare alle abitazioni con i propri mezzi. Colui il quale ha disegnato lo scellerato percorso non ha tenuto in alcun conto il fatto che la Via San Giovanni Li Cuti non ha altri sbocchi se non sul lungomare,  e quindi centinaia di cittadini sono stati di fatto reclusi per ore quando invece, ragionando con un minino di intelligenza, sarebbe stato più semplice ed opportuno spostare il percorso qualche decina di metri in avanti, lasciando quindi libero quanto meno un accesso della strada verso il lungomare, con possibilità di entrare ed uscire laddove muniti del pass valido per i residenti. L’incompetenza e la sprovvedutezza  di chi ha autorizzato una simile chiusura hanno creato gravissimi fastidi e disagi ai residenti della strada, bloccati per ore in uscita come pure fermi in ingresso senza potere rientrare, a nulla valendo le legittime rimostranze avanzate al personale della Polizia Municipale al quale, Comandante in testa, va comunque riconosciuto di aver mantenuto nell’occasione un comportamento di garbata comprensione e gentilezza. Ad aggravare ulteriormente l’accaduto va rilevato il fatto che sebbene la gara podistica (tanto prestigiosa da giustificare chiusura di strade e spiegamento domenicale di forza pubblica pagata dai contribuenti) aveva inizio alle ore 9.30, lo scellerato divieto di ingresso per i residenti, durato fino a mezzogiorno, è stato messo in atto già dalle 8.00 del mattino senza alcuna ragionevole motivazione, con ciò determinandosi un inutile abuso a danno degli esasperati residenti. I sottoscritti diffidano quindi il Comune di Catania dal creare in futuro analoghe incresciose situazioni e comunque invitano ad affidare l’organizzazione di simili eventi a personale qualificato ed in possesso della dovuta competenza,  in maniera da evitare l’insorgere e il ripetersi di simili problemi. Con riserva di proporre ogni ulteriore azione nelle opportune sedi giudiziarie".