Più verde in città può solo far bene alla salute degli abitanti! A gridare forte il messaggio è il Coordinamento Verde e Salute che si è voluto rivolgere ai cittadini e all'Amministrazione Comunale organizzando un incontro sul tema a Catania. L'assessore all'ecologia Rosario D'Agata, invitato, resta però solo venti minuti suscitando l'indignazione dei cittadini. Ingegnere Rannisi della LIPU: "Dall'altra parte non c'è nessuna volontà di arrivare a un dialogo" "Noi ci aspettavamo che l'assessore rimanesse di più perchè c'erano le relazioni scientifiche che ritenevamo importanti da fare conoscere. Sarebbe utile che anche l'amministrazione comunale condividesse queste informazioni, cosa che invece purtroppo sembra non vogliano fare. Noi continuiamo a insistere che il verde non è più una questione di arredo urbano, ma qualcosa di molto più complesso e loro continuano a concepirlo quasi come un problema".
Ma l'assessore all'ecologia Rosario D'Agata, ha lasciato la sala dopo venti minuti per altri impegni, dando fuoco a proteste e polemiche. "E' l'approccio che è sbagliato -prosegue Rannisi- l'Amministrazione avrà anche problemi economici ma la professoressa Ferrante ha spiegato che con una corretta gestione del verde l'onere economico viene ripagato abbondantemente". All'incontro, mediato dal giornalista della testata ilpapaverorossoweb.it Benedetto Rizzo, oltre a Rannisi, sono intervenuti la prof.ssa Margherita Ferrante, Ambiente e Salute, e il prof. re Pietro Pavone del Dipartimento di Botanica dell'Università di Catania. Presenti anche numerosi cittadini. "Noi vorremmo instaurare un corretto dialogo con l'Amministrazione -spiega Rannisi- ma dall'altra parte non c'è nessuna volontà. Quello che traspare suona come un dictat: cioé >. Allora dov'è il confronto?". "L'altra mattina -racconta Rannisi- siamo stati convocati in assessorato per una riunione. L'assessore D'Agata ci ha mostrato soltanto la copertina del regolamento del verde, di cui non abbiamo neanche una copia, che presenterà in consiglio comunale. Risultato? L'Amministrazione non ha tenuto conto dei punti sollevati dalle associazioni ambientaliste, quindi ha stabilito un regolamento del verde urbano escludendo del tutto il nostro punto di vista". Questi gli obiettivi del Coordinamento a cui però, evidentemente non è stato dato ascolto: 1. creare un organo competente con cui interloquire con l'Amministrazione Comunale in materia di Verde e Salute; 2. avviare programmi di biocompensazione cioé "l'inserimento di piante e alberi nel paesaggio urbano". "L'abbattimento di CO2 - afferma il prof.re Pavone - è un altro aspetto molto importante che avviene introducendo le piante nel paesaggio urbano con un criterio ben preciso, perchè la loro struttura si forma proprio con l'anidride carbonica". E ancora riduzione della temperatura, dei consumi energetici e del rumore; 3. tutelare la salute dei cittadini, sulla cui importanza si è espressa la prof.ssa Ferrante, e preservare dal rischio in crescita delle malattie grazie alla presenza del verde. Il verde cittadino svolge un'importante ruolo di contrasto verso gli agenti inquinanti responsabili di un notevole incremento di patologie cardio-respiratorie, allergiche, neurologiche, metaboliche, immunologiche e neoplastiche; 4. redigere con il supporto e la collaborazione del Comune un regolamento del verde vincolante per tutti i cittadini e per la Pubblica Amministrazione; 5. creare una cultura del verde tramite l'attivazione di laboratori di educazione ambientale; 6. migliorare la gestione del verde cittadino attraverso potature rispettose della chioma e che garantiscano l'incolumità al cittadino, rispettose delle specie e dei periodi vegetativi delle piante; 7. effettuare una manutenzione ecosostenibile che preveda l'impiego di concimazione naturale, il divieto di disinfestazioni chimiche a favore di una prevenzione con costante monitoraggio e adeguati strumenti di rilevazione; 8. raggiungere gli standard urbanistici di 9 metri quadrati di verde per abitante secondo il decreto ministeriale 1444/68. Per poter realizzare tutto ciò il Coordinamento Verde e Salute avrebbe voluto invitare l'Amministrazione Comunale ad utilizzare tutte le possibili risorse economiche derivanti da misure di finanziamenti nazionali o comunitari che possano contribuire a migliorare il verde esistente e ad incrementarlo. Il Coordinamento avrebbe voluto anche sollecitare il governo cittadino a utilizzare la pubblicità e la trasparenza amministrativa sugli atti relativi al verde e alla sua gestione compresi i contratti con le ditte esecutrici ed i relativi costi di gestione. Ma dati gli eventi il dialogo con l'amministrazione comunale sembra ancora un miraggio lontano. Alcune cose si potrebbero già applicare, afferma il Coordinamento, altre devono essere messe in pratica ma occorre la coesione di tutti e che l'Amministrazione Bianco faccia la sua parte a cominciare proprio da un vero confronto con le associazioni e i cittadini. Cosa che fino adesso, e ancora una volta, purtroppo, è rimasto un mero auspicio.