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Bianco costretto al rendiconto da 26 consiglieri: “Debiti saldati per 200 milioni di euro!”. Arcidiacono:

08-03-2017 04:10

Barbara Corbellini

amministrazione, catania, comune, consiglio comunale, bianco, consiglieri, maresciallo salvo mirarchi, teatro greco romano,

Bianco costretto al rendiconto da 26 consiglieri: “Debiti saldati per 200 milioni di euro!”. Arcidiacono: “Una relazione surreale!”

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“Oggi posso dire consapevolmente che importanti obiettivi sono stati raggiunti! – ha esordito Bianco nel tanto atteso rendiconto, previsto dalla legge, a cui è stato sollecitato da 26 consiglieri comunali – Per la differenziata ottimi risultati”. Arcidiacono: “La relazione del sindaco è auto celebrativa e surreale, mi ricorda il film con Antonio Albanese! Nessun riferimento al reale disastro della differenziata, questione partecipare e PRG!”. Messina: “Sindaco ma ha letto la relazione che le hanno scritto?”



Per la prima volta dopo più di tre anni di mandato il sindaco Bianco è stato costretto da 26 consiglieri di maggioranza e opposizione a recarsi in aula e presentare la relazione del suo operato a Catania, come del resto prevede la legge. Peccato che questa presentazione dovrebbe essere annuale.



Ecco quello che ne è uscito tra accese critiche dei consiglieri e frasi di autocelebrazione del sindaco. Un lungo elenco di promesse e presunti traguardi che il primo cittadino avrebbe realizzato per Catania che, a detta del consigliere Sebastiano Arcidiacono, ricorda un po’ il film con Antonio Albanese.



Si passa dalla promessa di rientrare nel bilancio comunale di 500 mila euro, entro il 2018 fino al recupero di Corso Martiri della Libertà.



Sono stato eletto all’unanimità – ha continuato ad autocelebrarsi Bianco -Per quanto riguarda il piano di risanamento finanziario le risorse da parte dello Stato e dalla Regione sono state ridotte. I fitti passivi del Comune sono di 7 milioni di euro l’anno ed entro il 2018 rientreremo di 500 mila euro. Il Comune è riuscito a saldare debiti per quasi 200 milioni di euro. Grazie ai fondi del Patto per Catania la città ha oggi di 740 milioni di euro e nel Patto per la Sicilia ci sono 280 milioni di euro per Catania”.


lungo elenco delle “ buone azioni” di Bianco continua con appalti che riguardano


Corso Martiri della Libertà che promette verrà sbloccata con il progetto dell’architetto Cucinella,

la


lotta al randagismo, presunti “ottimi” risultati della differenziata,

e molto altro.


“Siamo partiti per la


differenziata con ottimi risultati

, al di la di Santa Maria Goretti, con una percentuale del 50%.


Con il nuovo contratto di appalto il porta a porta riguarderà tutta Catania!".

E ancora:


"

Abbiamo evitato l’ennesimo centro commerciale nel parcheggio Sanzio”. L’elenco prosegue tra lo stupore dei presenti con iniziative di dubbia priorità per una città come Catania, in questo momento, tra cui la realizzazione del registro dei catanesi per diritto di nascita rivolta ai cittadini nati a Catania da genitori stranieri o l’incompleta pista ciclabile.


Di tutt'altro avviso il consigliere


Sebastiano Arcidiacono

che ha animatamente


definito la relazione presentata da Bianco auto celebrativa, surreale, di basso profilo e lacunosa

.


“Non si parla di commercio, dei risultati disastrosi della differenziata, nessuna parola sulle partecipate o sul PRG!

! In quattro anni non esiste un piano commerciale. La trasparenza lascia a desiderare: l’accesso agli atti è complicato e non sempre si possono avere in tempo!


Ha raccontato una città che non corrisponde alla realtà!”.

stessi toni


Agatino Tringale

che ha denunciato una mancanza di programmazione delle scelte politiche che l’amministrazione ha fatto, come il Tondo Gioeni o la chiusura di via Dusmet e in ultimo le criticità di


San Cristoforo.  “E’ l’unico quartiere a non avere un impianto sportivo o spazi sociali. Com’è possibile che in un quartiere così popoloso non ci siano gli spazi per i ragazzi?”

E non è stato da meno


Santi Bosco

:


“La verità è che lei stasera qui è venuto dopo che 26 consiglieri comunali di maggioranza e opposizione l’hanno sollecitata ad essere presente nel rispetto delle legge. Com’è possibile che il sindaco di una città come Catania, solo dopo 4 anni di sindacatura va per la prima volta in consiglio comunale? 

Lei si sente leader di comunità? Ma di quale comunità parla? Le decisioni in questa città le ha prese da solo. Si vuole prendere il merito di aver evitato il dissesto finanziario, ma Catania è già in dissesto! Che dire dei rifiuti? A volte i sacchetti delle differenziata rimangono sulla strada per giorni e poi arriva un camioncino che li raccoglie tutti insieme, carta, plastica e organico! Sarebbero questi gli ottimi risultati?”


Manlio Messina

ha puntualizzato che alcuni “traguardi” che Bianco attribuisce alla propria giunta erano già stati raggiunti prima della sua candidatura come il progetto di recupero su Corso Martiri della Libertà:


Ha elencato una serie di cose che erano il frutto di amministrazioni precedenti, come


il progetto dell’architetto Cucinella per Corso Dei Martiri della Libertà che era già stato presentato durante l’amministrazione Stancanelli!”

"Manca la pianificazione urbanistica, quella commerciale, di tutta la pianificazione non c'è traccia -tuona


Notarbartolo

-. Scelte personali del sindaco sono diventate scelte politiche dell'Amministrazione, come quelle che riguardano


i collaboratori

. Gli addetti stampa personali che si occupano di cose comunali, intrattenendo rapporti con la stampa, pur avendo rapporti con le partecipate che quindi vengono utilizzate come bancomat dell'Amministrazione. Una pagina triste" la definisce Notarbartolo. E giù con le nomine delle partecipate "


di una politica di discutibile valore, incapace di guardare fuori ma che guarda solo a se stessa"

. E poi la moltiplicazione delle


"cifre dell'orgoglio"

: "il sindaco ha fornito una serie di numeri come quelli del Patto per Catania,  760 milioni ai quali ha aggiunto 90 milioni per Pon Metro e altri". "In realtà -grida Notarbartolo-


i 90 milioni sono già compresi nel Patto per Catania e non si aggiungono.

Il fatto che chi scrive le relazioni non sappia queste cose è davvero preoccupante, in mano a chi si è affidato il sindaco?" "Tra le 14 città del Pon Metro, siamo l'unica a non aver presentato progetti -concude-. Nonostante i fondi, non abbiamo ancora una rete fognaria.


Perché le opere non sono iniziate? Su questo ci dovremmo confrontare, non su cifre sparate a caso!

"


 


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