
L'organizzazione internazionale si caratterizzava per il rapporto diretto tra compratori palermitani e venditori sudamericani, per la prima volta senza intermediazioni della 'Ndrangheta. I provvedimenti cautelari d’urgenza conseguono al di origine colombiana rinvenuti, nei giorni scorsi all’interno di un container, dalle Fiamme Gialle catanesi nel porto di Salerno, nell'ambito dell' . , hanno eseguito, a Palermo e Frosinone, emessi nei confronti degli appartenenti ad un’associazione internazionale dedita all' . Dei provvedimenti emessi dalla Procura distrettuale di Catania, due sono stati eseguiti a Palermo e uno a Frosinone.
sequestro di 110 kg di cocaina
operazione narcos
I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, coordinati dalla Procura Distrettuale della Repubblica etnea
4 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto
importazione e al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti

I due fermati nel capoluogo siciliano sono I due uomini sono indagati assieme a . Il primo teneva i rapporti con gli acquirenti siciliani, mentre il secondo manteneva i contatti con i grossisti sudamericani, ed attualmente non è presente sul territorio italiano. Il carico, diretto a Palermo, è stato nel porto di Salerno, ma la notizia si è appresa oggi. La nave con l'ingente quantitativo di cocaina è stata monitorata dalla Guardia di finanza e bloccata al suo arrivo nel porto campano, dove sarebbe approdata per errore, anche se gli uomini dell'organizzazione sarebbero stati pronti a riceverla in qualunque porto italiano. L'inchiesta riguarda Catania poiché da tempo la Dda monitorava i narcotrafficanti che rifornivano anche il capoluogo etneo, pur non essendo stato accertato il rapporto in questo caso tra le famiglie criminali catanesi ed i palermitani. Il cartello colombiano di riferimento era quello di Medellin e la droga, purissima era stata occultata all'interno di borsoni contenenti banane. https://www.youtube.com/watch?v=5iG1LSSXCtg&feature=youtu.be
Antonino Lupo, fratello di Cesare ritenuto il capo del rione Brancaccio e legato ai fratelli Graviano, e Antonio Catalano.
Vincenzo Civale ed Eliseo Clauedy Cruz Peguro
sequestrato tre giornifa
La cocaina era comunque destinata al mercato siciliano e avrebbe fruttato all'organizzazione almeno 14 milioni di euro.
