Dagli oppositori e dai Comitati No Discarica messaggi di giubilo sui social dopo aver appreso la decisione del primo cittadino del Comune etneo di non dare seguito al progetto di costruzione di un polo industriale che a detta di molti avrebbe danneggiato e non poco la qualità della vita dei cittadini. Ma quello dei rifiuti resta un tema caldo, in particolare dopo la concessione del Cga dell'Autorizzazione Integrata Ambientale alla discarica mottese di proprietà della famiglia Proto: in poche parole la struttura non sarà chiusa, almeno per il momento... Il paese di Motta ad una svolta? "Tenuto conto il clamore che ha suscitato la vicenda TERMOVALORIZZATORE -cita una nota del sindaco del paese, Anastasio Carrà, su Facebook- ritengo doveroso comunicare che ho dato disposizione al responsabile della VI area di adottare tutti gli atti necessari per la REVOCA della delibera della Giunta municipale avente oggetto studio di fattibilità centro tecnologico innovativo". Il messaggio, con tanto di foto che attesta il provvedimento, viene annunciata come una importante vittoria di chi ha sostenuto con forza che la cittadina normanna non diventasse terreno di costruzione di una grande industria dei rifiuti con tanto di uffici, parchi, laghetti e quant'altro.
Noi di Sudpress vi abbiamo raccontato la vicenda ( ). Dunque, momento importante... ma? Già perché il ma è sempre dietro l'angolo purtroppo. Infatti è recentissima anche la decisione del Cga di dare alla discarica del gruppo Proto l'Autorizzazione Integrata Ambientale, segnale evidente del perpetrarsi delle attività. Ma non doveva essere chiusa? Ma non era fuori norma a detta di molti? Il Governatore della Regione Siciliana non aveva fatto promesse diverse? Niente termovalizzatore, ma non è ancora finita la battaglia di chi chiede a gran voce che il binomio Motta-rifiuti venga definitivamente sciolto.
clicca qui