Arrivano i primi verdetti di stagione a due sole giornate dal termine della regular season: satanelli in B dopo 19 anni, da assegnare gli ultimi posti per i play off. In zona salvezza, brutta caduta del Taranto mentre la sconfitta dell'Akragas sul campo del Cosenza consegna la salvezza al disastroso Catania di Giovanni Pulvirenti Foggia invasa dai colori rosso e nero, la squadra della città pugliese riesce finalmente a vincere e tornare in Serie B dopo quasi un ventennio di tentativi andati a vuoto tra dure contestazioni e delusioni difficili da digerire. E' il trionfo di uno squadrone di Lega Pro e del suo allenatore, Giovanni Stroppa, abile nel conservare quanto di buono aveva fatto lo scorso anno il suo predecessore, Roberto De Zerbi, e nel dare qualche spunto in termini di equilibrio difensivo ed efficacia nel gioco di gruppo. Vittoria meritata dei satanelli, a cui basta il pareggio di Fondi per festeggiare. In classifica, Agazzi e compagni sono preceduti da un Lecce che invece cade a sorpresa tra le mura amiche contro il Messina e la cui proprietà ha deciso di mandare a casa anzitempo l'allenatore Pasquale Padalino, in vista degli spareggi playoff che offriranno un altro posto al sole, in cadetteria. Matera, Juve Stabia, Siracusa, Cosenza e Virtus Francavilla. Dovrebbe farcela anche la Paganese, mentre lotteranno fino alla fine, Casertana, Fondi, Andria e Catania. Gli etnei, grazie alla sconfitta dei cugini dell'Akragas, nonostante il tonfo di Monopoli, ottengono la salvezza anticipata, ma in città il clima è tutt'altro che di festa. I rossazzurri, infatti, hanno di molto deluso le aspettative della città e della stessa dirigenza del club e sono chiamati a programmare l'immediato futuro con lucidità e competenza. Nella zona rossa della graduatoria, detto del balzo del Monopoli, è da sottolineare anche il successo della Reggina sulla Virtus Francavilla, in caduta libera, mentre Vibonese e Melfi si aggiudicano gli spareggi rispettivamente contro Catanzaro e Taranto, quest'ultimo in fondo alla classifica e, sembra, condannato alla retrocessione.