Diluvia sul bagnato in casa Catania, con il Foggia che espugna per la prima volta nella sua storia il Massimino e condanna i rossoazzurri alla quarta sconfitta consecutiva, la seconda in casa. Squadra lenta, prevedibile e senza gioco, una partita più che difficile dalla vigilia ma i rossoneri ottengono il massimo con il minimo sforzo grazie all’autorete di Gil Esordio al Massimino per Giovanni Pulvirenti bagnato da sonori fischi e con la Curva Nord assente per protesta. 4-3-3 è il modulo scelto con Pisseri tra i pali; Parisi, Gil, Bergamelli e Marchese compongono la linea difensiva; Bucolo, Scoppa e Biagianti in mediana; Di Grazia e Russotto gli esterni con Mazzarani falso nueve; dunque il tecnico preferisce non dare una maglia da titolare agli attaccanti di riferimento per provare a non dare punti di riferimento agli avversari. Djordjevic recuperato ma li viene preferito Parisi per vie precauzionali. Modulo speculare per Stroppa. Nei primi minuti le due squadre si concedono ad una fase di studio con il Foggia che piano piano inizia a premere sull’acceleratore facendo indietreggiare le linee rossoazzurre. La prima azione arriva al minuto 14’ con Mazzarani che ruba palla sulla trequarti ma che poi spara alta con il destro. Al 21’ è la capolista a portarsi in avanti con Agnelli ma il suo tiro non inquadra lo specchio della porta. 10 minuti più tardi Di Piazza sfiora il gol servito benissimo in verticale da Colletti, Parisi buca l’intervento ma il numero 9 manda fuori. Il Primo tempo termina 0-0 nessuna occasione da entrambe le parti, padroni di casa che danno l’impressione di non volerla vincere e non creano potenziali occasioni da gol. Allo stesso i modo i rossoneri che sembrano volersi accontentare del pareggio e hanno un giro lento di palla, sicuramente non è la squadra che attualmente guida il girone. Nella ripresa tornano in campo gli stessi del primo tempo con il Foggia che spinge subito in avanti e guadagnano calcio piazzato da buona posizione. Sulla battuta tiro di Agnelli deviazione decisiva di Gil e autorete del centrale rossoazzurro. Vantaggio Foggia al minuto 47, primo tiro verso la porta e deviazione che beffa Pisseri. Al 53’ prova subito la scossa il Catania con Russotto che si fa tutta la fascia, cross per Mazzarani che però viene anticipato e non colpisce. Nel capovolgimento di fronte è il Foggia a sfirare il raddoppio prima con Deli e poi con Mazzeo. Al 73’ ancora i rossoneri a rendersi pericolosi con il cross di Gerbo, Di Piazza a porta semi vuota manda alto sopra la traversa in scivolata, errore clamoroso che avrebbe potuto chiudere i conti. Al 74’ tiro di Di Grazia su calcio piazzato, Bergamelli tocca di tacco e sfera che viaggia per tutta la traversa prima di spegnersi sul fondo; questa è sicuramente l’occasione più ghiotta del match. Al 78’ ancora Catania, ancora con il numero 10, nettamente cresciuto rispetto alla prima frazione, che impegna Guarna e sulla respinta Di Grazia non riesce a pareggiare i conti facendo terminare fuori la sua conclusione. Finisce la gara dopo quattro minuti di recupero con il Foggia che compie un altro passo avanti per la conquista della promozione diretta, Catania invece che non sa più vincere neanche in casa e arriva la quarta sconfitta di fila, la seconda al Massimino senza segnare. Play-off che si allontanano sempre di più, e come se non bastasse, il morale è sotto terra per gli uomini di Pulvirenti.  IL MIGLIORE- Finalmente Parisi verrebbe da dire, infatti quella del numero 28 è forse la prima gara sufficiente da terino della prima squadra. Limita le incursioni di Di Piazza e di Chiricò e compie un buon lavoro in fase difensiva; molto meno bene invece nella fase di attacco con poche sovrapposizioni sulle giocate di Di Grazia.  IL PEGGIORE- Gil, sia per l’autogol che pesa come un macigno ma soprattutto perché non arriva mai prima dell’avversario, viene sempre anticipato, in generale un’altra gara sottotono del centrale brasiliano.  CATANIA-FOGGIA 0-1 MARCATORI: 48′ autorete di Gil CATANIA (4-3-3)  12 Pisseri, 28 Parisi, 6 Gil, 3 Bergamelli, 16 Marchese; 4 Bucolo (dal 71′ Tavares), 5 Scoppa, 27 Biagianti; 23 Di Grazia, 32 Mazzarani (dal 79′ Pozzebon), 10 Russotto. A disp. 1 Martinez, 18 Di Stefano, 29 Longo, 33 Manneh, 15 Mbodj, 21 Fornito, 30 Piermarteri, 20 Djordjevic, 11 Barisic. All. Pulvirenti. FOGGIA (4-3-3) 1 Guarna; 6 Loiacono, 14 Martinelli, 21 Coletti, 23 Rubin (dal 83′ Figliomeni); 4 Agnelli, 15 Agazzi, 18 Deli (dal 61′ Gerbo); 7 Chiricò (dal 61′ Maza), 19 Mazzeo, 9 Di Piazza. A disp. 22 Sanchez, 12 Tucci, 13 Empereur, 17 Dinielli, 5 Vacca, 24 Martino, 16 Sicurella, 10 Sarno, 20 Pompilio. All. Stroppa. ARBITRO: Amoroso della sezione di Paola AMMONITI: Martinelli, Scoppa, Loiacono, Coletti RECUPERO: 1′, 4′ SPETTATORI: 6.788