
Commissione, Consiglio, Parlamento Europeo, ma quanti di noi, specialmente giovani, conoscono davvero le istituzioni dell'Unione Europea avendone studiato le funzioni, la macchina amministrativa o ancora meglio avendone frequentato i palazzi e i corridoi tra Bruxelles, Lussemburgo o Strasburgo dove, in particolare, una volta al mese ha luogo la sessione plenaria dell’Assemblea europea. Abbiamo intervistato l'eurodeputato Salvo Pogliese a Bruxelles, una delle sedi del Parlamento, dove vengono assunte decisioni importanti che possono avere risvolti positivi anche per il nostro territorio, come quella sul porto di Catania o sulle tariffe dei trasporti da e verso il resto del Vecchio continente VIDEO INTERVISTE Se facessimo un sondaggio tra i giovani, quanti sarebbero in grado di rispondere su regolamenti, direttive, decisioni o ancor peggio sulla macchina organizzativa dell'Unione Europea? Eppure le istituzioni europee sono lì da anni, con le loro migliaia di lavoratori, di rappresentanti, di uffici, carte, computer e chi più ne ha ne metta. Insomma una vera e propria città nella città, se volessimo unire tutti insieme questa miriade di stanze nei quali trovano lavoro cittadini europei di ben 24 paesi e in ben tre sedi diverse tra Lussemburgo, Bruxelles e Strasburgo. Per fortuna ogni anno, i parlamentari europei hanno la possibilità di ospitare un certo numero di visitatori, i giovani prima di tutto, per una visita di due giorni al Parlamento per spiegare quello che viene fatto all’interno dell'organismo assembleare e per fare in modo che a loro volta i visitatori si facciano portavoce di quello che hanno visto e avuto illustrato. Ogni anno, inoltre, vengono anche organizzati stage rivolti a giovani laureati proprio al fine di avvicinarli agli organismi europei. Spesso però, queste attività non sono sufficienti. Così Salvo Pogliese, parlamentare europeo, che sin da giovanissimo ha fatto parte e fa parte delle istituzioni, prima membro del senato accademico, poi del consiglio comunale, poi deputato regionale e adesso parlamentare europeo, ha pensato, il primo deputato a sperimentare questa idea, ad una vera e propria selezione per giovani laureati volta a favorire l'integrazione europea facendoli lavorare al suo fianco nell'ufficio di Bruxelles per qualche mese. Un'esperienza unica e chi vi scrive l'ha vissuta, che "fa curriculum" e non solo. Il potersi confrontare nei chilometri di corridoi, tra moquette e vetri, con una realtà nuova ed esaltante, quella della euroburocrazia ma anche della politica europea, apre gli orizzonti e avvicina le future generazioni alle nuove sfide che sono chiamati ad affrontare, in una competizione con i coetanei di tutto il mondo sempre più agguerrita, per prepararli al loro domani lavorativo e del saper vivere in generale. Abbiamo incontrato l'eurodeputato in una due giorni intensa e piena di impegni, tra una riunione e l'altra, tra un incontro con il presidente Tajani e un altro con la capogruppo di Forza Italia Elisabetta Gardini, nell'attività frenetica di europarlamentare, come componente di una delle commissioni parlamentari più importanti, quella dei Trasporti e Turismo che proprio alla Sicilia interessa in particolar modo. Tante decisioni vengono prese al Parlamento, con ricadute importanti anche sul nostro territorio, per questo la presenza dei nostri parlamentari ai posti giusti è una garanzia. Tra queste scelte, oltre a quelle sui giovani, anche alcune che recentemente hanno riguardato il porto etneo o le nostre produzioni alimentari. Come ci spiegano ai nostri microfoni Pogliese e Gardini all'Europarlamento. https://youtu.be/wHWiVlK4Hcw https://www.youtube.com/watch?v=JphF4hD3Ass