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Allarme canale San Giuseppe la Rena: liquami a rischio straripamento

21-06-2017 21:02

Barbara Corbellini

catania, orchestra, finanziere, antiabusismo, maresciallo salvo mirarchi, edifici pubblici, gare d'appalto,

Allarme canale San Giuseppe la Rena: liquami a rischio straripamento

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Un esposto alla Procura della Repubblica di Catania per chiedere il sequestro del canale dove sono presenti liquami al livello stradale. A presentarlo l'associazione Consitalia: "Basterebbe un acquazzone per farli straripare e invadere le spiagge!" VIDEO E FOTO DI CONSITALIA



L’appello lanciato al Comune di Catania, alla Prefettura, alla Capitaneria di Porto e al Comando del Corpo Forestale sarebbe partito dalla constatazione di reali rischi civili e danni per l’ambiente riguardo il canale Arci, lungo la strada Primosole a San Giuseppe La Rena. A lanciarlo le associazioni Consumatori d’Italia presieduta da Alfio Fabio Micalizzi, e Nuovi Consumatori Europei, presieduta da Nunzio Vasta.



Dalla documentazione fotografica, prodotta dalle associazioni, risulterebbe che il canale è stracolmo di reflui e a rischio straripamento con l'inevitabile e prevedibile conseguenza di diffondere i fanghi su strade, terreni e spiagge.


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Dalle foto non si può fare a meno di notare il colore verdastro dei liquami, pieni di foglie, residui organici e chissà cos'altro. L'associazione Consitalia ha anche documentato uno dei tanti


scarichi fognari che finiscono a mare i cui reflui, 

dichiara Alfio fabio Micalizzi, proverrebbero dall'aeroporto.


https://youtu.be/LaigAeWcqoA


“Oltre all'


esposto alla Procura della Repubblica di Catania

 , abbiamo chiesto anche il


sequestro cautelare del canale

in quanto questi fanghi sono un rischio per l’incolumità pubblica oltre che per l’ambiente –spiega a Sudpress il


 

presidente di Consitalia-.  Come si vede dalle foto che abbiamo scattato


i reflui arrivano già al livello della strada!"

“Nell’esposto -chiarisce Micalizzi- insieme al presidente di Nuovi Consumatori Europei, Nunzio Vasta, abbiamo denunciato che lo scorso


19 giugno

 durante un giro di


perlustrazione,

 abbiamo appurato che le pompe non funzionano. Inoltre, seguendo la situazione già da tempo, abbiamo notato che


durante il periodo invernale gli sbarramenti artificiali vengono tolti e questi liquami vanno a finire a mare!”

“Come hanno potuto finanziare il collettore di Aci Castello per farlo allacciare al seggio di Pantano D’Arci? –si chiede Micalizzi- Faranno confluire tutti i liquami nel canale di Buttaceto, ma


se l’impianto non riesce nemmeno a soddisfare le esigenze della città come si può pensare di allacciare anche la zona dell'acese?"

La situazione adesso sembra gestibile con la bella stagione, ma immaginiamo che con le piogge invernali in arrivo normalmente già ad ottobre, da qualche anno sottoforma di frequenti acquazzoni e talvolta bombe d'acqua, ci si chiede come il fenomeno potrà essere gestito, con il  rischio danno ambientale molto forte dietro l'angolo.


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