Catania Bene Comune, Comitato No Pua e Sinistra Italiana denunciano ai media le drammatiche condizioni del fiumiciattolo e di tutto il litorale di viale Kennedy. Il corso d’acqua, se così si può chiamare, versa tra il lido Belvedere e uno stabilimento abbandonato. Intorno, un’infinità di , sia integre che frantumante, sparse su buona parte del litorale, fino alla riva. Nessuno si accorge di niente? Lo scenario è davvero allarmante. Marcello Failla, Sinistra Italiana: “L’Amministrazione dovrebbe prendere atto che c’è un problema e risolverlo! Chiediamo un immediato intervento del Comune e perché ci deve essere un responsabile!” FOTO E VIDEO I , qualche anatra purtroppo vi nuota in mezzo, e l’odore è davvero nauseabondo. E pensare che di li a pochi metri , anche bambini. Il corso d’acqua incriminato passa sotto la strada fino ad arrivare diretto al mare senza ostacoli. Sono i liquami della zona dell’aeroporto e di Santa Maria Goretti. A lanciare a gran voce l’allarme sono Matteo Iannitti di Catania Bene Comune, Marco Failla di Sinistra Italiana e Giolì Vindigni di Comitato No Pua.
liquami verdi direttamente a mare
lastre di eternit
invieremo alla procura materiale e documenti sull’inquinamento delle acque
liquami sono di un verde denso
le persone fanno il bagno
Già Sudpress aveva documentato la situazione mesi fa, quando nella stessa area si era insediato il circo Orfei. Da allora ad oggi nulla è cambiato, anzi la situazione sembra proprio peggiorata. Essendo estate è strano che il corso d’acqua sia ancora a un livello alto, ciò fa pensare che del torrente nulla rimane ma si tratta solo di acque di scarico della zona. “Sono i reflui di tutti i quartieri della zona come il –spiega Marco Failla-. Quell’area per cui i reflui dove dovrebbero finire?”
Villaggio Santa Maria Goretti
non è allacciata alla rete fognaria
al torrente Fontanarossa si trova uno : quel che resta della struttura in cemento e diroccata sono solo poche pareti di quelli che dovevano essere i bagni e le docce del lido. e il luogo è pericoloso sia perché può essere rifugio per chiunque sia perché è alla portata di tutti e possono entrare anche bambini, rischiando di farsi male. Intorno la devastazione: oltre due porte di calcio abbandonate in mezzo al litorale, arrugginite e distrutte, spuntano dalla sabbia fino ad arrivare quasi alla riva. Che l’area sia a rischio inquinamento e andrebbe bonificata è facilmente intuibile come è anche intuibile l’assenza di un’Amministrazione che sembra non accorgersi di nulla o quanto meno dare priorità ad altro.
stabilimento balneare completamente distrutto e abbandonato
All’interno solo macerie
una distesa di lastre di eternit, sia integre che in frantumi,
siamo qui per afferma Iannitti. - Se fossero acque pulite nessuno si sognerebbe mai di deviare un fiume. Il Comune doveva provvedere a questa situazione prima dell’inizio della stagione balneare. Siamo a fine giugno con un finalizzato a lanciare, attraverso la nomina del responsabile del procedimento, e degli altri. per poi essere operativi gli ultimi giorni di maggio quando aprono i lidi. Ma già da settimane le persone si stanno facendo il bagno in una situazione da un punto di vista della salute pubblica inaccettabile!”
sollecitare un intervento urgente per la chiusura del torrente-
provvedimento adottato il 22 dagli uffici della manutenzione del Comune
l’iter per affidare a un’azienda esterna la deviazione di questo torrente
Questi provvedimenti andavano inoltrati a marzo
problema non sarebbe solo della Plaia, ma anche della e a tal proposito il rappresentante di Catania Bene Comune solleva un punto fondamentale: “Noi ci chiediamo come si fa ad inaugurare la piattaforma sapendo che sotto che il Comune dovrebbe chiudere? È una situazione di emergenza totale”. “Nella zona della scogliera si dovrebbero fare convogliare le acque verso il depuratore di Pantano D’Arci –spiega Marcello Failla di Sinistra Italiana- Le acque della zona di Corso Italia scaricano vicino alla piattaforma di piazza Europa. Mentre in questa zona della Plaia si dovrebbero far confluire verso i torrenti più a sud. Di ciò se ne occupava il Comune, adesso viene affidato l’incarico a terzi > con grandi ritardi. Vedremo qualche risultato a settembre quando la stagione balneare sarà finita, perché ancora siamo nella fase iniziale”. “L’amministrazione comunale ci ha ripetuto più volte che il Pua è stato fatto per lanciare un progetto turistico che destagionalizzerebbe la Plaia –spiega Giolì Vindigni-. L’unica cosa che è stata fatta è stato abbattere il lido università, mentre accanto c’è il lido dell’esercito che è completamente un rudere e i fiumi con i liquami scaricano a mare”.
piattaforma di piazza Europa
c’è uno scarico fognario aperto
Come si può destagionalizzare il litorale quando la situazione è così drammatica?
comune diranno di non preoccuparsi perché sono acque bianche, la acque piovane che vengono dai quartieri per cui non c’è nessun problema e nessun pericolo per la salute –ipotizza Iannitti-. Ma ci sono degli in base ai quali questi torrenti dovrebbero essere chiusi prima della stagione estiva motivo per cui un rischio per la salute del cittadino purtroppo c’è!” Dunque, torrenti inquinati, eternit ed ecomostri: ecco la Plaia che ancora una volta continua ad essere distrutta dal silenzio e dall’inefficienza.
atti amministrativi