L'Autorità portuale di sistema della Sicilia orientale avrà la sede ad Augusta. A mettere la parola fine alla querelle tra Catania ed Augusta, è stato il Consiglio di Giustizia Amministrativa che ha sospeso di fatto il decreto Delrio che assegnava la sede a Catania Sulla vicenda era sorto una specie di giallo che ha tenuto col fiato sospeso gli interessati e non solo. Il decreto infatti, firmato dal Ministro Delrio a gennaio di quest'anno, non è mai stato pubblicato e quindi non è entrato in vigore. A ribadirlo è stato anche il Tar siciliano nell'ordinanza con cui aveva annunciato di non aver potuto accogliere il ricorso di Assoporto Augusta che chiedeva l'annullamento del decreto ministeriale. Adesso il Cga di Palermo va oltre, accogliendo l''appello "cautelare" sempre di Assoporto che non si era rassegnata, altrimenti, scrive il Cga, si arrecherebbe  "all’appellante un pregiudizio attuale grave e (sotto alcuni profili) irreparabile". In sostanza dunque, i magistrati del Cga dicono che bisogna accogliere il ricorso perché, a prescindere dalla sua validità o meno, il decreto ministeriale esiste e va bloccato perché altrimenti, nelle more dell'accertamento dei "vizi procedimentali", la ricorrente-appellante, cioé l'Assoporto, non sarebbe sufficientemente tutelata. La questione quindi pare conclusa, con buona pace del sindaco di Catania Enzo Bianco che aveva annunciato a tutto il mondo e in anteprima, con i soliti toni enfatici, la notizia, scatenando un putiferio che ha portato anche all'interessamento di deputati e sindaci siracusani, tra cui Stefania Prestigiacomo, Bruno Marziano e Vincenzo Vinciullo, determinato a sostenete la battaglia di Assoporto che da questa vicenda, a meno di altri colpi di scena, risulta vincitrice. Una sconfitta per Catania dunque, anche se da più parti era sempre sorto il dubbio che il porto etneo, rispetto a quello di Augusta, fosse più a vocazione turistica e meno commerciale. La presidente dell'associazione augustana, Marina Noé, ha annunciato per domattina una conferenza stampa.