Sta diventando sempre più esplosiva la situazione dei lavoratori della Sicilcar da maggio senza stipendio. I dipendenti della ditta che si occupa, per conto del Comune di Catania, di "riparazione, manutenzione, lavaggio ed ingrassaggio di automezzi e motoveicoli adibiti alla Nettezza Urbana" non ce la fanno più così, con il sostegno della Uilm, hanno indetto una giornata di sciopero per mercoledì 12 luglio con sit-in davanti alla Prefettura alle ore 9.30 Della spinosissima vicenda, Sudpress se ne era occupato la scorsa settimana. Già allora era emerso che la situazione rischiava di scoppiare in mano all'Amministrazione Bianco e a quanto pare è già deflagrata con l'annuncio dello sciopero. Oltre a non ricevere gli stipendi da maggio, i lavoratori non hanno neanche idea di dove siano finite le spettanze, vale a dire liquidazioni, ferie, contributi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2016, cioè dal momento in cui l'azienda che aveva prima in mano il servizio, la Officine Meccaniche, ha ceduto il ramo d'azienda alla Sicilcar spa. Di fatto parrebbe che questa nuova società, nonostante il passaggio, non si sia presa in carico immediatamente i lavoratori che sarebbero stati assunti solo nel gennaio del 2017. E così, nonostante abbiano ricevuto gli stipendi per quei mesi, a questo punto non si sa da chi, sembra proprio che i contributi non siano stati versati agli istituti previdenziali. Il segretario provinciale della Uilm, Matteo Spampinato, contattato da Sudpress, aveva dichiarato che il direttore dell'Ecologia del Comune, Leonardo Musumeci, aveva chiesto qualche giorno di tempo per risolvere la questione, ma evidentemente il tempo è trascorso senza che l'Amministrazione abbia fornito alcunché. "Siamo stanchi, non ce la facciamo più -raccontano alcuni lavoratori- siamo impauriti per il nostro futuro, non sappiamo come mantenere le nostre famiglie e soprattutto non abbiamo capito che fine hanno fatto i nostri contributi. Chiediamo certezze sul regolare pagamento degli stipendi secondo quanto previsto dal capitolato d'appalto e sul nostro futuro dopo la cessione del ramo aziendale da Officine Meccaniche. Basta con i silenzi e gli inutili impegni del Comune, vogliamo chiarezza!" esclamano.