Incredibile ma vero! Come Sudpress aveva previsto ieri nell'articolo in cui dava la notizia del fatto che l'intesa nella Conferenza Stato Regioni era saltata, almeno sul punto 13 all'ordine del giorno, paventando la possibilità che l'assessore rinviasse la seduta di insediamento del consiglio camerale di lunedì prossimo, come da lei stessa convocata il 18 luglio, beh, quello che dicevamo si è avverato, lasciando un senso di sbigottimento in chi non avrebbe pensato che l'assessore potesse arrivare a tanto. Così la vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello, dopo aver convocato, addirittura non rinvia ma revoca tale atto, con una motivazione che più assurda non si può. Pietro Agen a Sudpress "Lunedì ci presenteremo lo stesso, abbiamo dato mandato ai nostri legali di procedere civilmente e penalmente nei confronti dell'assessore, è un comportamento fraudolento!" "A quanto pare -tuona Agen- si tutelano gli interessi di un uomo, Ivan Lo Bello, contro quelli di tanti altri. Noi dimostreremo alla Conferenza Stato Regioni, politicamente con l'autoconvocazione di lunedì, che ci saranno uomini di Siracusa, di Ragusa e di Catania e che il signor Lo Bello parla a nome di 4 gatti. Quindi anche questo tentativo perverso di far credere cose diverse sarà inutile. La magistratura ha già detto che i presunti falsi sono un numero risibile e comunque ininfluente e come i presunti illeciti commessi dal commissario ad acta, Alfio Pagliaro, fosse una grande pagliacciata. Sono uscite intercettazioni vergognose e compromettenti dove si parla di cifre. L'ultima è la più interessante, tagliate ad arte". Ma su questo torneremo. "A questo punto l'assessore Lo Bello si sta assumendo una responsabilità penale importante -rileva Agen-. Poteva attendere una lettera del Ministro e invece Calenda non ha voluto fare nulla, ha fatto tutto lei, forse sotto pressione dell'onorevole Marziano con cui ci vedremo, poi, alle elezioni". Ieri infatti, la Conferenza si era tenuta lo stesso e l'ultimo ostacolo era stato superato con il rinvio della trattazione del punto all'ordine del giorno. Rinvio che di fatto dava il via libera all'insediamento di lunedì. "La trattazione della revoca dell'accorpamento -spiega Agen- era saltata per un "fatto incredibile. L'ordine del giorno era di 15 punti -chiarisce- e quello sullo scioglimento di Siracusa, Ragusa e Catania, era stato inserito non all'ultimo punto come si fa di prassi con gli ordini del giorno aggiuntivi, ma al 13°. Mentre al 15° hanno messo quello delle altre provincie. I colleghi sardi si sono accorti della cosa e hanno fatto il finimondo imponendo di discutere  le due procedure contestualmente. E' chiaro, infatti, che se rompo Catania ho tolto un posto disponibile. Fra l'altro il decreto di scioglimento è una forzatura incredibile. Qui non parliamo di una camera di commercio che non si è costituta ma di un organismo istituito con delibera del Ministero a settembre del 2015. Io ho la sensazione che l'assessore Lo Bello abbia dovuto cedere all'asse combinato Crocetta-Marziano. Mi dispiace soltanto che questa vicenda la risolveranno i giudici. Hanno provato di tutto, nonostante i decreti del Tar fino a quello di ieri che ha respinto la sospensiva, e nonostante i chiarimenti della magistratura. Si sono barricati dietro la volontà di Siracusa come ultima spiaggia, mettendo in atto un comportamento fraudolento, non saprei come definirlo altrimenti. Ma adesso basta!". Nella lettera con la quale fa saltare l'insediamento del consiglio camerale di lunedì prossimo, l'assessore afferma che "Preso atto che nel corso della medesima seduta (quella di ieri della Congerenza Stato regioni Roma ndr) è stato deciso di rinviare la trattazione degli argomenti di cui prima alla data del 3 agosto p.v., si comunica che la prefata nota prot. nr. 4411 del 18/07/2017, con cui veniva fissata per il giorno 31 luglio p.v., la data di convocazione del Consiglio della Camera di Commercio di CT-RG-SR deve intendersi, ad oggi, revocata". "Si va al di là di ogni legge -tuona Agen-. L'assessore ha voluto revocare e non rinviare perché se anche nella prossima seduta della Conferenza Stato Regioni di giorno 3 agosto prossimo dovesse saltare nuovamente questo punto, lei comunque non dovrebbe rinviare più nulla tenendo tutto aperto. E' una farsa". L'ultimo retroscena di cui si è avuta notizia è il tentativo, da parte del presidente Crocetta, fallito, di forzare la mano coinvolgendo nuovamente e direttamente il Ministro con una lettera, inviata giorno 26, alla vigilia della Conferenza Stato regioni di giorno 27, con cui ha reiterato di fatto la richiesta di revoca dell'accorpamento. Ma il Ministro, evidentemente, non gli ha voluto dato seguito.