A deciderlo il Tribunale d Palermo che ha accolto in via cautelare il ricorso presentato da Mauro Giulivi, escluso appunto dalla selezione, a suo dire senza alcuna motivazione. Così a due mesi dalle elezioni del 5 novembre, il rischio che le carte si rimescolino è serio. L'uomo di punta del movimento pentastellato siciliano, nonchè tra i candidati più forti in corsa, Giancarlo Cancelleri, potrebbe dover rinunciare a causa di un vizio relativo alla votazione online che ne ha decretato la candidatura a governatore dell'isola Giulivi, compagno della deputata grillina Chiara Di Benedetto, vicina al parlamentare Riccardo Nuti e difeso dagli avvocati Lorenzo Borrè e Riccardo Gentile, già in primavera non era stato ammesso alle Comunarie di Palermo e adesso escluso dalle regionarie per via di un procedimento disciplinare pendente nei suoi confronti, malgrado Giulivi neghi di esserne stato informato. La giudice Claudia Spiga, scrive nell'ordinanza di sospensione che "il mancato avvio del procedimento disciplinare comporta l'insussistenza della causa di esclusione della candidatura di Mauro Giulivi indicata nel provvedimento impugnato. Sussiste quindi il fumus della richiesta di sospenzione in ragione dell'evidente capacità lesiva di detta delibera del diritto di elettorato passivo dell'istante e rispetto al quale la candidatura alle primarie costituisce atto prodromico". Per tali ragioni, il giudice "dispone la sospensione dell'esecuzione delle determine di individuazione dei "candidati più votati" alle "regionarie" siciliane pubblicate sul sito interne del Movimento in data 4 e 9 luglio". La causa è stata rinviata al 18 settembre per l’integrazione del contraddittorio nei confronti dei 62 candidati votati alle primarie e in quell’occasione il provvedimento verrà confermato o revocato.