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Rete ospedaliera siciliana, Pata (ANAAO Assomed): "Tutto fermo, aspettiamo l'assessore Razza"

20-03-2018 09:40

Giuseppe Nibali

Antonino illuminato, serra marijuana, amministrative Catania 2018, asfalto,

Rete ospedaliera siciliana, Pata (ANAAO Assomed): "Tutto fermo, aspettiamo l'assessore Razza"

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Approvata quasi un anno fa, la nuova rete ospedaliera siciliana era stata subito criticata e messa in discussione, malgrado fosse attesa da tempo. Allora, espresse forti dubbi, il segretario della ANAAO Assomed Pietro Pata, sulla effettiva possibilità che si realizzasse quanto stabilito sulla carta. Oggi, lo stesso Pata, conferma come non ci siano tuttora certezze, malgrado il cambio di governo regionale a novembre 2017 ed in attesa di quello nazionale:"Aspettiamo una convocazione dell'assessore Razza. Lo stesso pare abbia confermato la revisione della rete entro giugno ed il completamento entro dicembre"



Il provvedimento sulla nuova rete ospedaliera, tra gli ultimi atti considerati rilevanti del governo Crocetta, è stata da subito oggetto di polemiche e dubbi. Bloccata, a causa di falle evidenti, dalla nuova amministrazione Musumeci con l'assessore regionale alla sanità Ruggero Razza in testa, la nuova struttura è ancora oggi quasi del tutto da definire, come racconta Pietro Pata a Sudpress: "Non ci sono novità importanti, siamo in attesa di una convocazione dell'assessore, che sembra abbia promesso al Ministero dell'Economia e Finanze e della Salute, che entro il 30 giugno 2018 provvederà alla revisione della rete, che dovrà poi essere completata entro il 31 dicembre 2018. Quella che c'è attualmente, non è dunque la definitiva".



Tutto ancora fermo e nell'incertezza, pur essendo state ben delineate le linee guida, come basi per rendere finalmente effettiva e funzionale la riforma sulla sanità di tutta l'isola: "I punti essenziali sono chiari fin dal 22 gennaio, data della presentazione dell'assessore Razza all'area medica. Per prima cosa c'è la necessità di rivedere l'emergenza dei pronto soccorso; ci sono ancora gravi carenze sopratutto per quanto riguarda il personale. Persistono le lungaggini, nella stabilizzazione dei precari e non si può di fatto dare il via alle nuove assunzioni. Con i nuovi concorsi, che noi abbiamo sollecitato più volte, si aprirebbe la possibilità di sistemare le dotazioni organiche molto carenti, soprattutto nell'ambito dell'emergenza".



Il rischio sin da subito ravvisato, è che i reparti di emergenza dei nosocomi vengano ulteriormente sovraccaricati, a causa appunto della mancanza di strutture adeguate e personale. Dunque il problema dei pronto soccorso, in difficoltà da Catania a Palermo, sia nei grandi che nei piccoli centri, con attese anche di ore e ore per pazienti in condizioni precarie, anziani, bambini, disabili e testimoniato da Sudpress in diverse occasioni.



"La seconda linea guida, in base a quanto manifestato dall'assessore Razza -prosegue il segretario Pata- riguarda le preoccupazioni per le convenzioni molto costose fatte dalle precedenti amministrazioni regionali, ad esempio quella dell'ospedale di Taormina per la cardiochirurgia pediatrica con il Bambino Gesù o il Centro Regionale Trapianti".



"Infine, l'ultimo punto è relativo alla definizione di alcune aree, come quella dell'Asp di Catania, che in questo momento è davvero carente per alcune specialità, come l'urologia. Ma anche l'area dei Nebrodi nel messinese, è necessario si chiarisca bene, da chi debba essere servita, per evitare che gli ospedali di Mistretta e Sant'Agata di Militello divengano semplici residenze sanitarie per anziani".



Dunque la palla è in mano al nuovo governo isolano, che insediatosi da pochi mesi, ha subito avuto grossi problemi, ricevuti in eredità dai precedenti amministratori, e con i cambi in tutti i settori, un inizio un pò a rilento sembra essere fisiologico, ma non può essere a tempo indeterminato, specie su particolari questioni: "Aspettiamo che Razza ci convochi, perchè ha già detto che terrà conto delle organizzazioni sindacali, ma le elezioni politiche prima e le amministrative che ci saranno a breve a Catania e Messina, rischiano di confondere le carte, con tante parole e promesse, senza confronto tra amministrazione, parti sociali e associazioni di volontariato. Ad oggi non c'è ancora contezza di ciò. Aspettiamo e vediamo", conclude Pietro Pata.


 


 


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