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Emergenza rifiuti: la protesta non si ferma, città in ginocchio

30-03-2018 09:16

Giuseppe Nibali

enzo bianco, Ncd, accenture, impianti abbandonati, beni illeciti, maresciallo salvo mirarchi, valerio festi, cooperativa delfino, Improvvisazione,


Sono sempre lì, in presidio permanente davanti ai due autoparchi comunali sulla Stradale Giovanni Agnelli 1 e Viale Maserati, i 105 ex lavoratori dell'igiene ambientale, che fanno parte del bacino prefettizio, e dichiarano di non voler mollare. Da mercoledì sera gli operai sono rimasti compatti davanti le rimesse ed impedito ai mezzi di uscire a raccogliere i rifiuti. Alfio Leonardi della CGIL spiega: "Il commissario, che non abbiamo mai visto, continua a restare sulla sua posizione, cioè a non assumere tutti i lavoratori ma solo 21. Dal comune hanno detto di essersi impegnati ma per ora non c'è nulla. La speranza però non muore". E il Comune, inerme e sempre più in difficoltà, scarica l'intervento sul Prefetto, chiedendogli di far rimuovere il bocco



"Questi lavoratori si battono per il diritto al lavoro, che è vita. Non vogliono nulla di più se non lavorare ed essere regolarizzati. Da qui non ci si muove se non cambia qualcosa. Il sindaco si è impegnato in prima persona per tutti e 105, stiamo a vedere", prosegue Leonardi.



"La protesta, con il blocco dei mezzi, è scattata quando il Commissario ha assunto una parte del bacino: 21 lavoratori -si affrettano a sottolineare dal Comune in una nota-. Stiamo continuando a fare tutto ciò che è possibile per risolvere la vicenda sotto il profilo istituzionale, ma non possiamo accettare comportamenti illegali, pur comprendendo che i lavoratori si stanno battendo per i propri diritti".



"Abbiamo sempre dato sostegno ai lavoratori del Bacino prefettizio, creato proprio dall'Amministrazione e dai Sindacati, ma saremo costretti a ritirarla se la protesta, portata alle estreme conseguenze, deve creare così gravi disagi alla cittadinanza", minaccia l'Amministrazione già travolta dalla questione rifiuti con l'inchiesta che ha spazzato via il sistema messo in piedi da due stretti collaboratori del sindaco.



A seguito dell'arresto di Orazio Fazio in primis, e dell'interdizione di Massimo Rosso, ragioniere generale del Comune, la situazione è notevolmente peggiorata e la città è di fatto sempre più sommersa da un mare di spazzatura.



Dall'altro lato, a dare solidarietà ai lavoratori è Pippo Arcidiacono, coordinatore comunale di Forza Italia Catania, che si scaglia contro l'amministrazione uscente: "Se mai ve ne fosse stato bisogno, l'odierno assoluto degrado di Catania, con montagne di rifiuti in strada a rendere maleodorante l'aria, è l'ennesima riprova del fallimento totale dell'esperienza amministrativa di Enzo Bianco".



"Questo è il culmine di quasi 5 anni di progressivo scivolamento verso il basso della città, ridotta ormai a discarica a cielo aperto. A nulla valgono i pretesti che accampa l'amministrazione con i suoi sterili comunicati, tristi veline di regime, faccio solo notare come l'emergenza odierna riguardi proprio quel comparto, appunto dei rifiuti, che appena qualche settimana fa ha visto indagati o arrestati dalle forze dell'ordine alcuni degli uomini più di fiducia del sindaco".


 


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