L'ha scritto più di un anno fa, ancora in veste di parlamentare di Possibile, il movimento da lui creato dopo l'uscita dal Partito Democratico. Giuseppe Civati ha presentato "Voi sapete. L'indifferenza uccide" alla Feltrinelli di Catania. Un tascabile di colore rosso con la frase, perentoria ed imponente, "Voi Sapete" a caratteri cubitali. Giuseppe Civati ieri ha scelto Catania, teatro dell'epopea della Diciotti, per presentare il suo terzo libro, pubblicato da "La nave di Teseo" per la collana "le Onde". Non più parlamentare, non più segretario: svincolato da ogni incarico o posizione pubblica, l'ex candidato alla segreteria del Partito Democratico introduce una chiacchierata informale nella sala eventi de la Feltrinelli. Con la giornalista Roberta Fuschi e Pietro Figuera, esperto in relazioni internazionali e collaboratore della rivista Limes, Civati ha parlato del dramma libico, di immigrazione, di politica estera e interna. «Per presentare mozione contro i campi di concentramento libici mi hanno affiancato cinque parlamentari: adesso Salvini afferma che la Libia abbia dei centri all'avanguardia nella gestione dell'immigrazione». sbotta Civati. Parla anche del Partito Democratico, l'ex parlamentare, senza peli sulla lingua e in piena libertà: «L'operato del leader della Lega, però, è in piena continuità con quello di Marco Minniti: ora si tiene sulla linea morbida, dicono sia prossimo alla candidatura per la segreteria, ma sappiamo tutti che ciò che ha fatto si sposa con le logiche salviniane». Concentra il dibattito sulla rottura del cosiddetto "Patto Sociale": un mancato dialogo tra cittadini, istituzioni e media che rischia di corrodersi ancor di più. «Il problema è che nessuno ci crede più. Ormai, la gente non ha fiducia nei partiti quanto non ha fiducia nei giornali. Certo, se poi qualcuno utilizza certi termini da bar per definire i giornalisti...» Per Civati non dovrebbe esistere una distinzione tra Italia ed Europa, ciononostante attacca uno dei leader europeisti del momento, Emmanuel Macron, reo di ignorare le problematiche inerenti a Bardonecchia e Ventimiglia. Pietro Figuera, dopo un'accurata introduzione sulle dinamiche politiche della Libia e dei paesi limitrofi, parla di una difficoltà attuale sul posizionamento della sinistra nelle questioni europee. Dal pubblico arrivano domande inerenti al mancato dialogo tra le componenti del centrosinistra, si parla della Nave Diciotti, della riforma del Regolamento di Dublino e del Decreto Pillon. Così conclude Civati, che in giornata si recherà a Siracusa per continuare le presentazioni: «Ciò che più spesso ci dimentichiamo, però, è che l'Italia è un paese di emigrati, non di immigrazione. Ieri, oggi e tutti i giorni, tanti cittadini italiani lasciano la propria terra per andare altrove.» Evocativo, profetico e provocatorio: l'atto di accusa rivolto a chi dirige le nostre vite, a chi sceglie chi può passare e chi no. «Sta succedendo ancora, sta succedendo ora.» pag. 7, Voi Sapete.