Si accentua sempre più il degrado degli impianti sportivi nella città di Catania. Dopo aver trattato poche settimane fa l’assurda vicenda riguardante il Campo Scuola di Picanello, noi della redazione di Sud Press abbiamo spostato le nostre attenzioni su un altro caso incredibile: la chiusura del Palanitta di Librino, parlandone con il presidente del Catania Futsal Club Antonio Marletta. Come molti sapranno questo impianto sportivo ospita diversi eventi, tra cui le partite casalinghe del Catania Futsal Club, squadra militante nella Serie B di calcio a 5. E’ notizia recente che il Comune di Catania abbia palesato l’idea di chiudere la struttura sita nel quartiere di Librino per inagibilità. Un danno incalcolabile per la società del patron Antonio Marletta, nonché per l’intera Librino che verrebbe privata dell’unica struttura al coperto capace di accogliere e dare un’alternativa alla strada a tutti i giovani del quartiere. E’ proprio il numero uno del Catania Futsal Club, Antonio Marletta, a spiegarci la triste vicenda in un’intervista esclusiva. Presidente, ci racconti la sua versione dei fatti. L'inagibilità del Palanitta la riscontrai già nel corso della stagione 2012/2013, quando l’attuale Catania FC Librino era in serie A2. Già allora presi coscienza delle complicate condizioni burocratiche dell’impianto che prevedevano autorizzazioni solo parziali rilasciate dagli uffici sport che evidenziavano come l’affitto della struttura venisse concesso dal comune solo in assenza di pubblico. Oltre a questo limite anche il campo di gioco era privo di autorizzazioni perché non conforme per la categoria nazionale, problema che fu invece risolto attraverso richiesta di omologazione federale, con il ridisegno a spese della nostra società. Negli anni a seguire fino ad oggi la struttura ha presentato via via notevoli carenze: dai vani caldaie alla dispersione di acqua nei sottosuoli, fino alla fulminazione dei fari sul campo di gioco. In questi anni la società Catania ha dovuto colmare alcuni di questi difetti a proprie spese (mai rimborsate) per poter continuare a rappresentare il Futsal catanese nel panorama italiano. Cosa comporterebbe la chiusura del Palanitta? Sarebbe un vero e proprio dramma per Librino. Il Palanitta, unica struttura coperta presente in un quartiere che conta oltre 80.000 abitanti, è diventato il punto di ritrovo per i giovani che cercano rifugio lontano dalle strade. Inoltre la chiusura dell’impianto annullerebbe il tentativo fatto per centralizzare sempre più Librino: ricordo ad esempio i 1.000 spettatori presenti in tribuna nelle finali per la salita in A1 provenienti da tutti i punti della città, oltre alle dirette televisive su Rai Tre Sport che hanno permesso a Librino di mettersi in luce in maniera ben differente rispetto alle solite notizie di cronaca nera. La chiusura, infine, lascerà spazio allo spaccio e alla vandalizzazione. Cosa si potrebbe fare per evitare tutto ciò? Noi siamo lì con impegno, la struttura è comunale per cui chiedetelo a loro. E’ chiaro che a queste condizioni non possiamo neppure pensare ad un futuro. Faremo le nostre valutazioni.