Verso le europee, facciamo un viaggio intorno agli uscenti che ambirebbero a ricandidarsi. Dopo Michela Giuffrida, ricordiamo ai siciliani, ed ai catanesi in particolare, un altro degli eurodeputati che al di fuori delle campagne elettorali si è visto (e sentito) davvero poco, l'agronomo Giovanni La Via che prova a ritrottolare da dove è partito: Forza Italia. La politica, si sa, o la si fa o la si subisce. Concetto ben chiaro all'On. Giovanni La Via che negli ultimi 5 anni ha ricoperto la posizione di Parlamentare Europeo in quota Forza Italia, confluito nel gruppo del Partito Popolare Europeo, dopo essersi mosso molto. Per tenere traccia di tali movimenti, nella fattispecie l'On. La Via si è ritrovato: -dal 2009 al 2013 in Forza Italia; -dal 2013 al 2014 nel NuovoCentrodestra (dove concluderà la 7° legislatura europea); -dal 2014 al 2017 nell'Unione di Centro; -dal 2017 al 2018 in Alternativa Popolare, periodo durante il quale sosterrà il candidato del centrosinistra, Fabrizio Micari per le elezioni regionali in Sicilia; -infine dal novembre 2018 ad oggi di nuovo in Forza Italia, dopo aver sostenuto alle elezioni amministrative, con tutto il centrodestra, l'attuale Sindaco di Catania, Salvo Pogliese. Partito in cui, se non per virtù perlomeno per tempi stretti, presumibilmente andrà a concludere l'8° legislatura europea. L'attività parlamentare, ricca di contributi, di relazioni, di pareri e proposte di risoluzione appare però povera di Sicilia. Sì, esattamente. Negli elenchi pubblici delle attività, tutti reperibili sul sito del Parlamento Europeo, non v'è quasi traccia di attività parlamentare inerente la Sicilia, regione di cui -che gli piaccia o meno non ci è dato saperlo visto lo snobismo parlamentare- è 'territorialmente' un rappresentante. Pur chiaramente essendo chiamato a fare gli interessi del Paese e non di una singola regione. Appare curioso che in 10 anni di legislatura europea non vi sia quasi traccia di menzione di quella regione che lo ha fatto eleggere. Per due volte. Salvo poi, a metà febbraio, far recapitare i primi comunicati stampa a sfondo elettorale. Ed ecco far capolino quindi gli aiuti de minimis per gli agricoltori, qualche intervento sul latte sardo, un paio di dichiarazioni mirate mentre si punta alle preferenze dei siciliani che arriveranno alle urne ricchi di informazioni sull'altrettanto ricco operato pro-Sicilia del La Via. Degli ultimi 3 mesi prima del voto, s'intende. E tra gli agricoltori, costretti a svendere i prodotti della propria terra (così come anche tra gli allevatori che in queste settimane manifestano per difendere il proprio latte) quante e quali preferenze otterrà? Lo scopriremo solo votando.