Il presidente del club rossazzurro: “Rinunciare alla Serie A3? Decisione sofferta ma necessaria per il bene della squadra. Puntiamo tutto sui giovani”. Lunga intervista per il presidente del Volley Catania Natale Aiello ai microfoni di Sudpress: tra passato, presente e futuro ecco il pensiero del patron del club rossazzurro.
Partiamo dalla stagione conclusa. Dopo un girone d'andata disputato a livelli altissimi i tifosi avevano anche accarezzato il sogno di un eventuale accesso ai playoff per il raggiungimento della massima serie. Poi invece il tracollo immediatamente dopo le festività natalizie. Cosa è realmente accaduto?Siamo partiti bene raggiungendo sin da subito dei risultati importanti. La squadra stava esprimendo un ottimo gioco, i ragazzi dimostravano di essere un gruppo coeso e con la voglia di fare davvero bene. Poi purtroppo da metà dicembre la sfortuna ha iniziato ad accanirsi su di noi. Alla vigilia del match contro Tuscania Federico Mazza e Nicolas Toselli hanno avuto un brutto incidente stradale, con il primo che è stato costretto a stare fuori dal campo per più di due mesi. Poi è stata la volta di Juan Finoli, bloccato da uno stiramento al bicipite femorale e di Filippo Porcello, ko per un problema al polpaccio. Recuperati finalmente Finoli e Porcello abbiamo tuttavia perso Cesare Gradi, prima per un risentimento muscolare e poi per un infortunio alla caviglia, rimanendo ai box per tutto il mese di febbraio e gran parte di marzo. Morale della favola tutto ciò che di buono avevamo fatto nel girone d’andata è stato reso vano da una lunga serie di infortuni che ci ha costretti a far di necessità virtù. Ragazzi che inizialmente avrebbero dovuto iniziare dalla panchina il loro percorso di crescita sono stati invece catapultati in campo per sopperire alle assenze citate e nonostante ciò hanno dimostrato grande personalità per cui ho solo da dire grazie all’intero gruppo. Purtroppo l’impossibilità di attuare una vera e propria rotazione durante le partite ci ha gravemente penalizzato, per cui il calo di rendimento è stato pressoché inevitabile.
È notizia attuale la vostra rinuncia a partecipare al prossimo campionato di Serie A3, puntando invece ad una Serie B certamente più agevole. A cosa è dovuta questa decisione?E’ stata una decisione lunga e sofferta. La nuova Serie A3 sarebbe in questo momento la dimensione adatta alla nostra società, ma dopo una lunghissima riflessione abbiamo optato per una categoria più semplice da affrontare. Il motivo è piuttosto semplice: il nostro obiettivo è quello di ritornare quanto prima nelle categorie che ci spettano, ma per far ciò bisogna prima mettere le basi e poi costruire pian piano. Disputare immediatamente la Serie A3 sarebbe un azzardo e controproducente al percorso di crescita dei nuovi giovani che andranno a rimpiazzare la vecchia guardia. Noi crediamo tantissimo sui nostri ragazzi, ma è importante per loro iniziare dalla cosiddetta gavetta per poi crescere stagione dopo stagione anche grazie all’aiuto di compagni con un bagaglio di esperienza più ampio.
Per la prossima stagione avete optato per un cambio della guida tecnica affidandovi a Davide Giuffrida, il quale prenderà il posto di Mauro Puleo. Ci parli di questa scelta.Come ho già detto il nostro è un progetto a lungo termine dove i protagonisti saranno i nostri giovani. Abbiamo scelto di affidare la guida tecnica a Davide Giuffrida perché conosciamo le sue ottime qualità di allenatore. Davide ha sempre lavorato con i giovani, per cui rispecchia perfettamente l’identikit da noi ricercato e sono assolutamente certo che insieme ci toglieremo delle grandissime soddisfazioni già a partire da quest’anno.
Quali saranno gli obiettivi stagionali del Volley Catania?Per quest’anno il nostro obiettivo principale è il mantenimento della categoria. Come dicevo in precedenza la nostra priorità è costruire una squadra su basi solide, ma per far ciò è necessario non affrettare i tempi e proseguire il nostro cammino di crescita passo dopo passo. E’ assolutamente importante che i nostri ragazzi scendano in campo senza eccessive pressioni, maturando ed arricchendo il proprio bagaglio di esperienza partita dopo partita e con la massima serenità.