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ERSU Catania: bufera sul rinnovo "privatistico" del contratto del direttore

25-02-2020 05:08

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Università,

ERSU Catania: bufera sul rinnovo "privatistico" del contratto del direttore

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Il caso approda nelle aule dell'Assemblea Regionale Siciliana con annunci di interrogazioni parlamentari e accessi agli atti già formalizzati. In pratica sarebbe stato rinnovato dall'ex presidente Alessandro Cappellani il contratto dell'attuale direttore Valerio Caltagirone per ben 5 anni, in violazione di quanto prescritto dalla legge 25/2002 che impone il concorso pubblico per titoli.



L'ERSU è l'ente regionale, pubblico, che ha il compito di assicurare il diritto agli studi universitari e gestisce importante budget per servizi essenziali quali alloggi, mense e borse di studio destinati agli studenti.



L'ERSU di Catania vive da anni problemi particolari, rimanendo impastoiato in vicende surreali di cui ci siamo occupati più volte, dall'affaire Hotel Costa, destinato a residenza per studenti e che non viene utilizzato da anni ma macina centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici, alla vicenda della residenza “ex Caserma Moccagatta”, di proprietà pubblica e che un privato affitta all'ERSU di Catania: roba da far venire il mal di testa.


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Ora si pone un'altra questione che attiene alla nomina del direttore, la figura apicale dotata di essenziali poteri gestionali.


In una bozza di interrogazione parlamentare che ci è pervenuta leggiamo "che l'ERSU, Ente Regionale per il diritto allo studio, è un ente pubblico sottoposto al controllo e vigilanza della Regione Sicilia in base alla Legge Regionale 25 novembre 2002 n.20.


"La figura amministrativa/gestionale apicale, dotata di poteri e funzioni autonome rispetto agli organi di indirizzo di nomina del governo regionale, in base alla normativa vigente è il direttore per come individuato dall'art.7 della Legge Regionale 20/2002."


L'art. 14 comma 1, in merito alla nomina del direttore dell'ERSU, recita: Il direttore è assunto con contratto quinquennale di dirigente d'azienda,


mediante pubblico concorso per titoli

, cui possono partecipare laureati che abbiano esercitato per almeno dieci anni funzioni di direttore o dirigente in enti pubblici o in aziende pubbliche o private. In fase di prima applicazione e per assicurare continuità nella gestione degli enti i direttori attualmente in carica sono prorogati per il periodo di un anno e comunque fino all'espletamento del concorso pubblico.”


E ancora: "Il direttore, in base a quanto prescritto al comma 5 dell'art.14 svolge delicatissime funzioni pubbliche e, testualmente, “ha poteri di proposta in ordine agli atti di competenza del consiglio di amministrazione, provvede all'esecuzione delle delibere, dirige il personale, sovrintende al buon funzionamento degli uffici e dei servizi, cura gli atti contabili ed esercita tutte le altre funzioni demandategli dal regolamento.”


In effetti il direttore, sempre in base alla citata norma, testualmente: “sottoscrive gli atti che comportano impegni di spesa ed


è responsabile della legittimità degli atti 

del consiglio di amministrazione e del presidente.”


È invece accaduto che "


in data 28 dicembre 2015

, con


delibera n.1 del Commissario ad Acta Vincenzo Di Lorenzo

 ha nominato,


a seguito di semplice interpello e senza il ricorso al prescritto concorso pubblico

, il dr. Valerio Caltagirone quale direttore dell'Ersu di Catania con scadenza 31 dicembre 2017, quindi


per una durata biennalenonostante la norma, art.14 comma 1 della L.R. 20/2002, prescriva che sino alla effettuazione di pubblico concorso i relativi contratti non debbano superare la durata di un anno;

Successivamente, e qui la questione si aggrava, "in data 22 dicembre 2017


il presidente del CdA protempore Alessandro Cappellani ha rinnovato per ulteriori 5 (CINQUE) anni il contratto di lavoro del direttore dell'Ersu Catania dr. Valerio Caltagirone, senza indizione di concorso pubblico per come prescritto dalla legge oltre che dalla Costituzione e senza neanche provvedere a rinnovare quantomeno pubblica selezione a mezzo di interpello tra i quadri regionali, portando la scadenza del delicato mandato sino al 31 dicembre 2022."

L'interrogazione lamenta anche "che sul sito istituzionale dell'ERSU di Catania non risultano pubblicati i dati relativi alla retribuzione percepita dal direttore per come prescritto dal D.lgs 33/2013 recante norme sulla trasparenza."


In effetti


il decreto n.2/2018

 emanato dall'allora presidente ERSU Alessandro Cappellani pare forzare le prescrizioni imposte dalla legge e suona bizzarra l'allocuzione "sentito il direttore" che quindi sarebbe intervenuto nell'iter di formazione di un atto che lo riguarda:


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Quindi, tra l'altro, il decreto pubblico viene emanato solo il 3 gennaio 2018, con il contratto già sottoscritto il 22 dicembre 2017 e ...sentito lo stesso direttore?


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Una delle rogne che dovrà adesso affrontare in primis il neo eletto consiglio di amministrazione che,


per la prima volta nella storia, registra una maggioranza composta dai rappresentanti degli studenti

: interessante seguire cosa dimostreranno di saper fare, speriamo meglio degli "adulti".


 


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