Da questo pomeriggio, alle 18.30,
anche la terza della nostre testate, l'ultima arrivata e la più giovane in tutti i sensi,
SudLife
, comincia le sue trasmissioni live con un talkShow tutto gestito dai nostri ragazzi, dedicato a loro, a quello che pensano, a quello che immaginano possa essere il loro futuro, a come stanno vivendo questo sconcertante momento che deve assolutamente essere trasformato da tragedia in opportunità di cambiamento di una società che non stava costruendo niente di buono per le prossime generazioni.
Che strano, ma forse anche questo significativo, l'innovazione tecnologica ed il radicale cambio del paradigma informativo del nostro Gruppo Editoriale Sudpress sta seguendo il percorso inverso rispetto al consueto: siamo partiti prima i "vecchi" di SudPress, poi la nicchia raffinata di
SudStyle con Aldo Premoli
e i suoi matinée con ospiti eccezionali, e adesso, per ultimi, i nostri ragazzi di
SudLife
, ai quali chiediamo sin dalla fondazione di contribuire, impegnarsi a cambiare il mondo, almeno il loro.
I talk di SudPress e SudStyle stanno andando davvero bene, oltre ogni previsione: non facili da gestire, abbiamo dovuto studiare parecchio ma siamo convinti che già dalle prime puntate si è riusciti ad offrire un prodotto tecnicamente dignitoso e, soprattutto, uno spazio libero in cui mantenere il gusto di confrontarsi, raccontare storie, esprimere opinioni, dare voce a chi ha idee e magari diverse dalle nostre, per mantenere aperto un canale di dibattito che in momenti come questi è più che mai vitale per presidiare valori fondamentali che non bisogna mai dare per scontati o acquisiti.
Questo dobbiamo fare noi più "vissuti": trasferire le nostre competenze, tutto il know how acquisito, le tante esperienze, gli strumenti necessari e poi
lasciarli assolutamente liberi.Non è generosità
ma il più importante, prezioso ed intelligente investimento che si possa fare.
SudLife
nasce come progetto visionario, una testata giornalistica registrata in tribunale con una redazione formata tutta da giovanissimi dai 16 ai 24 anni:
un prodotto editoriale pressoché unico.
Una palestra, un vivaio, una sfida cui si dedica dall'origine la direttora
Lucia Murabito
che, insieme a SudPress, sta facendo un lavoro eccezionale nel provare ad offrire, ai più giovani della nostra comunità, uno strumento per esprimere quello che pensano, utilizzando i loro tempi e linguaggi ma sempre nel rispetto rigoroso dei canoni insuperabili della deontologia giornalistica, ed al contempo utile a noi più grandi per entrare in connessione con questi nostri ragazzi tenuti scioccamente troppo ai margini dei centri decisionali, per capire, per trovare spunti di riflessione in chi non è ancora inquinato dalle dinamiche del potere e della quotidianità.
Abbiamo un disperato bisogno di cambiamento
e dobbiamo avere il coraggio di fare 10 passi indietro perché abbiamo già combinato troppi danni.
Nel suo editoriale di presentazione in apertura di SudLife
di oggi
Lucia Murabito
scrive:
Bhe, in bocca al lupo ragazzi e buona vita per tutto: meritate molto di più di quello che possiamo darvi noi.PRENDETEVELO!