I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante arrestano, nella nottata di ieri, quattro persone accusate a vario titolo di essere artefici di reati commessi durante la prima metà di marzo 2020. Grazie alle indagini è stato possibile anche evitare il nuovo furto che i quattro criminali stavano pianificando. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Gaetano Natale Musumeci (classe '82), Gaetano Angelo Pocoroba (classe '94), Emanuele Intravaia (classe '78) e Salvatore Di Grazia (classe '87) da oggi sono al carcere di Piazza Lanza.
I reati contestati nei loro confronti sono di rapina impropria aggravata in concorso, tentata rapina aggravata in concorso, nonché violenza a pubblico ufficiale. Ma qual'è la loro storia, cosa hanno commesso esattamente?
Tutto inizia nella notte tra il 3 e il 4 marzo del 2020, quando i quattro indagati si introducevano con lo scopo di rubare in un appartamento sito nella zona di San Cristoforo.
I vicini di casa si sono quasi immediatamente accorti dei rumori sospetti provenienti dall'appartamento del loro conoscente - che sapevano vuoto, in quanto il proprietario era ricoverato in una struttura sanitaria; e sono andati a verificare.
Tutto ciò ha messo in allarme i ladri, che sono scappati; ma non prima però che il coraggioso vicino di casa riuscisse a strappare il passamontagna ad uno dei malviventi.
Le successiva indagini hanno portato anche all'individuazione dell'auto usata quella sera (Lancia Y presa a noleggio), e da lì alla definizione completa del "quartetto", che è stato posto immediatamente sotto osservazione da parte dei Carabinieri.
Nei giorni seguenti la routine del consolidato gruppo si è poi dedicata a prendere di mira un commerciante, proprietario di un supermercato nel quartiere di San Cristoforo.
I quattro si erano appostati di "ronda" nei pressi della sua abitazione, plausibilmente aspettandone il rientro. I carabinieri, non appena ritenuto opportuno, sono intervenuti per fermare il reato.
I quattro accusati si sono dati alla fuga a bordo dei loro motorini, con cui erano soliti anche fare le ronde di perlustrazione, ma durante l'inseguimento le forze dell'ordine sono riuscite a fermare uno dei ragazzi, il quale, pur di resistere si è lanciato in una violenta colluttazione.
I successivi approfondimenti investigativi, eseguiti in perfetta osmosi con il magistrato titolare dell’indagine, hanno posto i quattro indagati in stretta correlazione con i fatti reato in esame.