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I tempi sono quelli che sono: difficili, pesanti.
Due anni di follia ancora difficili da leggere e probabilmente lontani da risolversi, nonostante ad ogni primavera si provi a far finta che non sia successo niente.
Mentre si prova, anche quest'anno, a riporre le mascherine, uno degli strascichi più pesanti di questa terribile esperienza è l'implosione di tutte le istituzioni nazionali e persino internazionali, la loro irrimediabile crisi di reputazione: nessuno crede più a nessuno ed a niente, in troppi aggrappati all'ultima sparata che si scova su Tik Tok o roba simile.
Capaci persino di considerare possibile, anzi probabile, una guerra al centro dell'Europa con truppe armate schierate ai confini senza che si capisca in realtà quai siano le reali questioni che rischiano di farla esplodere mentre le leadership mondiali sembrano incoscientemente giocare a risiki pericolosi come se la Storia non gli avesse insegnato nulla.
Ci torneremo in calce a questo articolo, perché l'Arte e lo Spettacolo dal Vivo diventano Cultura quando riescono a veicolare messaggi che possiamo anche non condividere, ma l'importante e rifletterci. Vedremo alla fine.
Ma torniamo a noi, perché i "massimi sistemi", come gli alberi che cadono in terre lontanissime, si ripercuotono nel nostro vivere quotidiano, che poi è quello che ci interessa: perché è lo schiamazzo del vicino che non ci fa dormire e non la bomba che esplode in Asia.
La REPUTAZIONE, si diceva, la reputazione.
Quanto è importante e quanto è difficile costruirla e mantenerla.
Applichiamo questo concetto ad un settore apparentemente lontanissimo, lo Spettacolo dal Vivo, uno di quelli che più ha sofferto in questa fase, devastato dai lockdown ma ancor di più dall'incoscienza politica che non ne ha saputo garantire tutela.
Alcune esperienze, consolidate in decenni, si sono rivelate dei veri e prorpi "case study".
Ne abbiamo scritto in occasione della rassegna di teatro "Comics" fondata da Marco Vinci & Co. che da 28 anni propone cartelloni portando a Catania il meglio della comicità nazionale ed alla quale ci si abbona di anno in anno senza neanche sapere quai saranno gli spettacoli futuri: REPUTAZIONE.
Che resiste e si rafforza anche quando per motivi contingenti si deve rinviare una data, come è accaduto adesso con l'attesissima Arianna Porcelli Safonov che verrà invece che a febbraio il prossimo maggio con tre date, il 27, 28 e 29 di cui le prime due già sold out.
Un altra istituzione culturale storica nata a Catania ma diventata da tempo riferimento internazionale tra i più prestigiosi è CATANIA JAZZ, che dell'abbonamento al buio ha fatto una sfida al conformismo commerciale, una provocazione all'omologazione, una proposta di riscatto. Uno strumento culturale.
REPUTAZIONE, che non ha mai tradito il suo pubblico, pazientemente in attesa che risuonino le note che non sono solo note, ma simbolo di appartenenza ad un mondo di gente che non subisce le ondate del main stream.
Quest'anno Catania Jazz compie la bellezza di 40 anni e scrive Pompeo Benincasa, che ne è tra i fondatori ed anima:
"NON ABBIATE PAURA DEL BUIO
Proprio così, non c'è nulla da temere, siete in un posto sicuro .
Riannodiamo i fili e ripartiamo con una delle cose che ci ha reso famosi nel mondo. Già perchè c'è solo un posto al mondo dove le persone si abbonano con quasi un anno di anticipo ad una stagione di jazz ed è qui ,in Sicilia, a Catania e Palermo e da quest'anno anche a Caltanissetta.
LA PROPOSTA
- Stesso costo , nessun aumento rispetto all'anno scorso, € 120,00 prevendita inclusa x 12 concerti
- Prelazione posti vecchi abbonati sino al 24 marzo 2022
- Termine della campagna 13 aprile 2022
Dove sottoscrivere l'abbonamento al buio :
- Box Office, via Giacomo Leopardi 95 - tel. 095.7225340
- ai concerti di Catania Jazz , a partire dal 24 febbraio
- con bonifico sul conto intestato a : Associazione Catania Jazz indicando fila e posto occupato nella stagione 2021-2022.
IBAN : IT51G0200816934000300250879
Tutti coloro che sottoscriveranno l'abbonamento al buio entro il 13 aprile , avranno la possibilità di avere biglietti ridotti per tutti i concerti extra stagione ed estivi sino al 30 aprile 2023.
Dimentichiamo qualcosa ? E' la stagione dei 40 anni di Catania Jazz , non passerà inosservata e oggi più che mai, sostenete l'associazione che voi avete creato, cresciuto e difeso.
Oggi più che mai."
ass.cataniajazz@gmail.com per qualsiasi cosa
È una bella cosa, questa dell"abbonamento al buio". Bella davvero.
E torniamo a quanto scrivevamo prima, la "Cultura del ragionamento", l'attenzione alle opinioni.
Tra le proposte artistiche che veicola sui suoi canali social, Pompeo Benincasa inserisce spesso le sue riflessioni, ed una delle ultime riguarda quanto sta accadendo a pochi chilometri da noi, tra la Russia e l'Ucraina con tutto il resto del mondo che sta riuscendo ad incasinare ancor di più la situazione.
Scrive Benincasa:
"Che avete capito di questa vicenda?
Abbiamo una possibile guerra nel cuore dell'Europa e i media fanno di tutto perchè nessuno intenda, mistificano la realtà in maniera vergognosa.
Come nei film americani di una volta, nei quali gli indiani erano sempre i cattivi e non le vittime, qui la storia si ripete coi russi. Io non ho alcuna simpatia per Putin e il sistema che ha costruito in Russia, ma qui, se vogliamo evitarla questa guerra, la verità va urlata.
Sembra che la gente abbia dimenticato già che non un secolo fa, ma pochi anni fa sono già morti in Ucraina migliaia di persone, la guerra c'è stata tra la minoranza russa e la maggioranza ucraina, senza l'intervento diretto dei russi. Come si chiuse quella guerra?
Si fece un trattato di pace a Minsk, in 13 punti che, riconoscendo la piena indipendenza all'Ucraina, chiedeva al contempo di rispettare l'autonomia delle regioni filo-russe, ma chiedeva anche una reciproca smilitarizzazione.
Diciamolo : si può dire onestamente che il governo ucraino abbia rispettato l'accordo firmato nel 2014 ? C'è in Italia, nel Mondo, un giornalista, un politico, che possa affermare questo?
Non solo l'Ucraina non ha rispettato quasi nessun punto di un accordo internazionale firmato, ma , si fa strumento della pericolosa politica americana, chiedendo l'ingresso nella NATO.
Kennedy portò il mondo sull'orlo di una guerra mondiale coi russi, perchè avevano installato missili a Cuba, che dista 475 km dalle coste della Florida e alla fine l'accordo fu che i russi fecero marcia indietro, ottenendo però la garanzia di non invasione americana a Cuba. L'Ucraina dista pochi chilometri dalla Russia e stavolta sono gli Usa e i suoi giullari europei,Italia compresa, che intendono installare armi balistiche in Ucraina, puntate dove ? Verso la Finlandia ? O la Turchia?
E questa scelta la stanno seguendo in tutti i paesi ex-comunisti.
Questa è la questione vera, il gas non c'entra nulla, l'unico che ha avuto il coraggio di dirlo, diamogliene atto, è stato il nuovo cancelliere tedesco, che debutta bene, tutti gli altri, in questa vicenda sono dei nani.
Scholz ha detto che l'installazione di missili Nato in Ucraina non è all'ordine del giorno e che la pace si fa con la Russia e non contro di essa. La questione, ridotta all'osso, è solo questa. E la Russia chiede un impegno ufficiale all'Europa e agli USA, che nessun sistema missilistico venga schierato in Ucraina.
E' una richiesta accettabile per arrivare alla non belligeranza e poi alla pace?
E' una richiesta accettabile che le minoranze, in qualunque paese, vengano tutelate?
Vale per i cattolici nei paesi musulmani, vale per le minoranze etniche del Sud Tirol, vale anche per i russi che vivono in Ucraina. O no?
O c'è qualcuno che la pensa diversamente?
Noi abbiamo bombardato i cattolici serbi per difendere la minoranza musulmana in Kossovo e ne abbiamo fatto una repubblica autonoma, ricordate?
Allora, finiamola col prendere in giro le persone.
La presidenza Biden ( la Kamala che fine ha fatto Dispersa?) non è cosa diversa da Trump, pericolosi entrambi.
E tocca ai popoli, fermare l'avventuriero Biden e imporre ai nani dei governi europei ( tranne la Germania ) di crescere e di uscire da sotto le cosce dell'alleato americano."
Che c'entra questo con una rassegna di Musica Jazz?
C'entra, c'entra: ed è un motivo in più per acquistare un ABBONAMENTO AL BUIO, perché l'Umanità deve tornare a nutrirsi di Cultura che aiuti a ragionare, a confrontarsi, pacificamente, anche e soprattutto quando non si è d'accordo, ma con l'unico obiettivo di trovare soluzioni per stare tutti meglio, non per sopraffarsi a vicenda.
Questa la differenza tra intrattenimento, che ci sta sempre ed amiamo, e lo Spettacolo dal Vivo che alimenta Cultura: ed è quello di cui abbiamo bisogno, da afferrare ovunque ci offra: ANCHE AL BUIO.